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l'ex premier in ospedale

Berlusconi, gli specialisti: «Quadro complesso a causa di complicanze»

L'ex premier, affetto da leucemia, ricoverato all'ospedale San Raffaele di Milano in terapia intensiva per un infezione polmonare

Venerdì 7 aprile

ORE 20 Un quadro «complesso» a causa di vari fattori e con un rischio di complicanze. Secondo gli specialisti, la situazione clinica di Silvio Berlusconi è caratterizzata da vari elementi ed è per questo importante il trattamento in una struttura altamente specializzata, con la disponibilità di terapie innovative. Il quadro clinico di Berlusconi è «complesso per vari fattori: la patologia in atto, le altre patologie presenti ed il fattore età, e questo espone al rischio di complicanze», afferma all’Ansa Claudio Cerchione, ematologo all’Istituto Romagnolo per lo Studio dei Tumori Irccs.

 

ORE 11.00 Ha passato una notte tranquilla Silvio Berlusconi, la seconda in terapia intensiva al San Raffaele di Milano dopo il ricovero di mercoledì. Secondo quanto filtra in ambienti ospedalieri, il Cavaliere reagisce bene alle cure e oggi si sottoporrà a nuovi accertamenti. L’attenzione dei medici rimane alta sull’infezione polmonare conseguenza di un forte indebolimento generale.

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Al momento non sono previsti bollettini medici. «È dura ma ce la farò anche questa volta- ha detto Berlusconi durante una telefonata con il direttore de Il Giornale Augusto Minzolini -. Sono riuscito anche in situazioni difficili e delicate, a ritirarmi su»

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Giovedì 6 aprile

Ore 16Silvio Berlusconi è «affetto da tempo da leucemia mielomonocitica cronica ed è attualmente ricoverato in terapia intensiva per la cura di un'infezione polmonare», si legge nel bollettino medico sulle condizioni di salute firmato dai professori Alberto Zangrillo e Fabio Ciceri. Prosegue il bollettino: «L'evento infettivo si inquadra nel contesto di una condizione ematologica cronica di cui è portatore da tempo: leucemia mielomonocitica cronica, di cui è stata accertata la persistente fase cronica e l'assenza di caratteristiche evolutive in leucemia acuta. La strategia terapeutica in atto prevede la cura dell'infezione polmonare, un trattamento specialistico citoriduttivo mirato a limitare gli effetti negativi dell'iperleucocitosi patologica e il ripristino delle condizioni cliniche preesistenti».

Aggiornamento ore 12

Berlusconi, questa mattina (6 aprile), ha telefonato al coordinatore nazionale Antonio Tajani, ha parlato con il capogruppo alla Camera Paolo Barelli, con il vice presidente del Senato Maurizio Gasparri e ha sentito gli altri dirigenti e vertici del partito. Ha rivolto un affettuoso saluto e ha raccomandato il massimo impegno in parlamento, al governo e in Forza Italia perché "Il Paese ha bisogno di noi!" Tutti gli hanno assicurato che non mancheranno di essere più attenti, ligi e presenti nel seguire le sue indicazioni, in attesa che si ristabilisca presto e torni a essere il combattente di sempre. E' quanto si legge in una nota di Forza Italia.

L'ex premier ha iniziato la chemioterapia per combattere una forma di leucemia che lo ha colpito e che ne ha costretto il ricovero. La prima somministrazione è avvenuta ieri, dopo il ricovero. Le sue condizioni, a quanto si apprende, restano stabili. Secondo quanto si è appreso nell'ambiente ospedaliero del San Raffaele, per il momento però non sarà emesso alcun bollettino medico sulle condizioni cliniche dell'ex premier.

***

«Silvio Berlusconi soffre di una grave patologia del sangue: leucemia. I dolori che lo affliggono e la polmonite di questi ultimi giorni in realtà sono complicazioni che possono subentrare su un fisico già debilitato», scrive oggi il Corriere della Sera.

La situazione rimane complessa ma stabile per Silvio Berlusconi ricoverato da ieri, 5 aprile, al San Raffaele. La notte è trascorsa senza novità, l'ex premier è sempre vigile. Lo si apprende in mattinata in ambienti vicini al Cav che sta continuando una terapia intensiva per ristabilire una corretta ossigenazione del sangue. 

Dieci giorni fa, ricostruisce il quotidiano italiano, il politico 86enne era già entrato al San Raffaele «sulle sue gambe» per degli esami di controllo, ma qualcosa era andato storto: le dimissioni (attese nel giro di 24-36 ore) erano state rinviate al 30 marzo, ben 4 giorni dopo il suo arrivo. Il consiglio dei medici: riposo e niente stress.

Il 2 aprile, tuttavia, l'ex premier era tornato — anche questa volta con l'auto privata e senza ambulanza — al San Raffaele. Poco dopo, la notizia: «Silvio Berlusconi è ricoverato in terapia intensiva». Le prime indiscrezioni parlavano di problemi respiratori legati a una recidiva di polmonite. Ma non sarebbe solo questo. «Berlusconi soffre di leucemia». E agli esami di routine e alle cure legate ai problemi respiratori, scrive il quotidiano, si sarebbero aggiunte dunque anche le cure del caso.

«È stabile, è una roccia. Silvio ce la farà anche stavolta». Così Paolo Berlusconi, ieri 5 aprile, lasciando il San Raffaele, ostentava ottimismo, al termine di una lunghissima giornata segnata dall’ansia e dalla grande preoccupazione per la vita di Silvio Berlusconi.

La notizia del suo ricovero in terapia intensiva era arrivata poco dopo mezzogiorno del 5 aprile. In serata l'ex premier era stazionario anche se la situazione rimaneva grave: continuava ad avere scarsa ossigenazione nel sangue ma non era intubato. 

Il presidente di Forza Italia, 87 anni il prossimo settembre, era arrivato al San Raffaele, accompagnato dalla sola Marta Fascina, in «affanno respiratorio». Per questa ragione era stato subito trasferito nel reparto di terapia intensiva per «problemi cardiovascolari».

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