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PROTEZIONE CIVILE

675 malati in più, 602 deceduti. Calano i ricoverati

Come di consueto la conferenza stampa della Protezione civile inizia con Angelo Borrelli che dà i dati della giornata.

 Complessivamente 162.488 persone in Italia sono risultate positive al coronavirus finora, 2.972 in più rispetto al consuntivo di ieri. Attualmente sono 104.291 le persone positive, con un incremento di 675 rispetto a ieri quando l’aumento era stato di 1.363 unità. Lo ha reso noto il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli. Sono 37.130 le persone guarite, con un aumento di 1.695 unità rispetto a ieri. I deceduti sono 21.067, 602 in più rispetto al dato complessivo alla data di ieri, ma questo numero potrà essere confermato solo dopo che l’Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva del decesso. I ricoverati con sintomi sono ora 28.011, quelli e in terapia intensiva 3.186. In isolamento domiciliare 73.094 persone. I tamponi effettuati in totale sono 1.073.689.

 

 «Prosegue il calo sulla pressione delle strutture ospedalieri, ad oggi sono 3.186 i pazienti in terapia intensiva, sono 74 in meno rispetto a ieri, mentre il numero dei ricoverati con sintomi è di 28.011 con una diminuzione di 12 rispetto a ieri, la maggior parte dei pazienti è in isolamento domiciliare e sono 73094, il 70% dei pazienti positivi». Lo ha detto il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli.

 

 «Sui migranti, come ho già detto, ho nominato soggetto attuatore il capo dipartimento delle libertà civili e immigrazione. Lo ringrazio, sta lavorando per individuare quelle che sono le soluzioni sia per la possibilità di fare le quarantene sulle navi che per trovare delle aree a terra. Siamo in una fase di valutazione delle misure da mettere in campo, per cui anche quelle notizie emerse in queste ore relativo all’utilizzo di una specifica nave, sono ancora al vaglio del soggetto attuatore», ha detto Angelo Borrelli.

 E sulla ripresa dice:  «Non abbiamo elementi per dare una data precisa, vale un’altra considerazione ovvero che quando parliamo di anziani parliamo davvero di una fascia più fragile che ricoverata in ospedale paga il prezzo maggiore. Avere una tutela maggiore è indicato, che si imponga loro di rimanere in casa fino a dicembre chi può dirlo, bisogna vedere l’andamento dei prossimi mesi». Lo ha detto Massimo Antonelli, direttore del dipartimento Emergenza e Rianimazione Policlinico Gemelli,

 Dai dati della Protezione civile emerge che sono 32.363 i malati in Lombardia (428 in più rispetto a ieri), 13.778 in Emilia-Romagna (-40), 13.055 in Piemonte (+290), 10.736 in Veneto (-30), 6.352 in Toscana (+95), 3.466 in Liguria (+101), 3.095 nelle Marche (+15), 4.022 nel Lazio (+102), 3.094 in Campania (+32), 2.082 a Trento (+2), 2.552 in Puglia (+40), 899 in Friuli Venezia Giulia (-408), 2.071 in Sicilia (+21), 1.800 in Abruzzo (+22), 1.564 nella provincia di Bolzano (+27), 622 in Umbria (-3), 900 in Sardegna (-14), 816 in Calabria (+25), 559 in Valle d’Aosta (-23), 265 in Basilicata (-5), 200 in Molise (-2). Quanto alle vittime, se ne registrano 11.142 in Lombardia (+241), 2.705 in Emilia-Romagna (+90), 1.927 in Piemonte (+101), 906 in Veneto (+24), 538 in Toscana (+20), 793 in Liguria (+33), 728 nelle Marche (+15), 300 nel Lazio (+16), 260 in Campania (+12), 310 nella provincia di Trento (+10), 278 in Puglia (+11), 206 in Friuli Venezia Giulia (+4), 175 in Sicilia (+4), 232 in Abruzzo (+8), 214 nella provincia di Bolzano (+2), 53 in Umbria (+1), 89 in Sardegna (+5), 68 in Calabria (+1), 118 in Valle d’Aosta (+3), 19 in Basilicata (+1), 15 in Molise (+0). I tamponi complessivi sono 1.073.689, oltre 26mila più di ieri. Degli oltre un milione di tamponi circa 525mila sono stati effettuati in Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto.

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