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calendario favorevole

Dieci festività infrasettimanali: il 2023 regala ponti e weekend lunghi

Bastano solo quattro giorni di ferie per godersi oltre un mese di vacanza
Il calendario 2023 regala diversi ponti e weekend lunghi
Il calendario 2023 regala diversi ponti e weekend lunghi
Il calendario 2023 regala diversi ponti e weekend lunghi
Il calendario 2023 regala diversi ponti e weekend lunghi

E’ uno dei classici rituali del periodo delle feste, anche per propiziare l’anno che verrà: inaugurare la nuova agenda segnando in rosso festività e possibili ponti, per saltare idealmente dalle vacanze di Natale al primo scampolo di riposo di nuovo disponibile. Ebbene, questo rito si appresta a regalare diverse soddisfazioni, grazie a un calendario favorevole che conta ben dieci giorni festivi infrasettimanali.

Le festività 2023 in pillole

Il 2023, a onore del vero, non inizia proprio con il piede giusto: il 1° gennaio 2023 coincide infatti con una domenica. Tutto il resto dell’anno, però, sarà decisamente in discesa. E tra celebrazioni nazionali e ponti, studenti e lavoratori potranno regalarsi lunghi weekend lontani dagli uffici e dai banchi di scuola:

  • 3 Lunedì festivi: Lunedì dell'Angelo (10/04/2023), Festa dei lavoratori (01/05/2023), Natale (25/12/2023);
  • 3 Martedì festivi: Festa della Liberazione (25/04/2023), Ferragosto (15/08/2023), Santo Stefano (26/12/2023);
  • 1 Mercoledì festivo: Ognissanti (01/11/2023);
  • 3 Venerdì festivi: Epifania (06/01/2023), Festa della Repubblica (02/06/2023), Immacolata Concezione (08/12/2023).

Le altre festività del 2023 sono il Carnevale, che inizierà Domenica 05/02/2023 e terminerà Martedì 21/02/2023 (Martedì Grasso, ultimo giorno di Carnevale) e la Pasqua, in calendario Domenica 09/04/2023.

I ponti e i weekend lunghi del 2023

A conti fatti, bastano solo quattro o cinque giorni di ferie per assicurarsi oltre un mese di vacanza. E Le opportunità cominciano a stretto giro:

  • l’Epifania, cadendo di venerdì, regala di fatto due giorni di vacanza in più agli studenti
  • dopo gli ultimi giorni di Carnevale, con scuole chiuse dal 19 (o dal 18 per chi gode della settimana corta) al 22 febbraio compreso (il mercoledì delle Ceneri), e lo stop di Pasqua e Pasquetta, il 9 e 10 aprile 2023, per un ponte lungo come quello della festa della Befana sarà necessario aspettare l’Anniversario della Liberazione, che permetterà però di prendersi una pausa per ben 4 giorni, da sabato 22 al martedì 25 aprile 2023 
  • il weekend successivo regala altri tre giorni, grazie al 1° maggio di lunedì
  • con la bella stagione arrivano altri tre giorni da venerdì 2 a domenica 4 giugno per la Festa della Repubblica
  • quattro, invece, i giorni di requie possibili anche ad agosto, da sabato 12 a martedì 15 agosto per Ferragosto 
  • quindi, full immersion – con l’unica pausa di mercoledì 1° novembre - fino all’Immacolata 2023, che permette di chiudere l’anno con un sorriso (e un venerdì festivo) in più.  

Curiosità sulle Festività italiane

La Festa della Liberazione, o Anniversario della Liberazione dell’Italia o 25 Aprile, fu celebrata per la prima volta nel 1946. Fu istituzionalizzata quale festa nazionale nel 1949.

La Festa dei Lavoratori, celebrata il 1° Maggio, fu istituita in Italia nel 1891. Nel periodo compreso tra il 1924 e il 1944, durante il regime fascista, fu anticipata al 21 Aprile in concomitanza del “Natale di Roma”, dichiarato ufficialmente giorno festivo, assumendo la denominazione "Natale di Roma – Festa del lavoro". Nel 1945 fu ripristinata la data originale del 1° Maggio, mantenendo lo status di festività, mentre il 21 Aprile rimase come festività solo per la città di Roma.

La Festa della Repubblica fu celebrata per la prima volta il 2 giugno 1947. Venne dichiarata festa nazionale nel 1949. Tuttavia, a causa della grave crisi economica che affliggeva l’Italia, nel 1977 venne soppressa e la sua celebrazione fu spostata alla prima domenica di giugno, perdendo quindi lo status di festività nazionale e di giorno festivo sul calendario. E’ stata di nuovo riportata alla sua data originale nel 2001, per volere dell’allora Presidente della Repubblica Carlo Azelio Ciampi, ritornando ad essere giorno festivo a tutti gli effetti.

Le Festività soppresse

La legge n° 54 del 5 marzo 1977 soppresse quelle che originariamente erano 6 festività: il 19 Marzo (San Giuseppe), la festività del giorno dell'Ascensione (festività "mobile" legata alla data della Pasqua), quella del Corpus Domini (anch’essa "mobile"), la Festa della Repubblica (2 Giugno), la festività dei Santi Pietro e Paolo (29 Giugno) e la Giornata dell'Unità Nazionale (4 Novembre). Nel 2001 la Festa della Repubblica fu riportata alla sua data originaria del 2 Giugno, che ritornò ad essere giorno festivo nel calendario e il numero delle festività soppresse si ridusse a 5.

Elisa Pasetto

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