Non ci sono, al momento, indagati. Il fascicolo aperto, le parole sono di Sandro Raimondi, procuratore di Trento, è contro ignoti. Per l'identificazione di tutte le vittime, invece, verrà fatto il test del dna. «Aspettiamo i risultati delle analisi - spiega Raimondi - che stanno eseguendo i Carabinieri di Cavalese. Domani avremo la prima riunione operativa anche con la Protezione civile e dovremo delineare una linea investigativa anche se in questo momento l'imprevedibilità è tale che il nostro fascicolo, aperto per disastro colposo, è un raccoglitore di carte. Vedremo cosa sarà utile per l'accertamento dei fatti e cosa sotto il profilo penale. Ovviamente faremo anche dei test di dna per identificare compiutamente tutte le persone che sono state coinvolte».
Poi il procuratore aggiunge: «Al momento quindi non ci sono indagati è un fascicolo contro ignoti. I carabinieri hanno fatto videoriprese anche dall'elicottero e porteranno tutto. La priorità era vedere se ci sono persone ancora in vita e far un punto fermo sul numero di vittime e feriti. Non abbiamo motivi di urgenza».
E conclude: «Il numero dei dispersi non dovrebbe aumentare. Esprimo il mio cordoglio e ci impegneremo a far luce su tutto e a garantire che cose del genere non succedano più»