Dalla sede della protezione civile di Marghera (Venezia), la conferenza stampa del presidente Luca Zaia sull'andamento dei contagi da coronavirus in Veneto e le misure restrittive.
I DATI E LE SCUOLE
603 positivi, 5,70% l'incidenza rispetto ai tamponi (circa 15.000). Il numero dei positivi non cala, 1.344 il numero dei ricoverati, leggero calo. Cinque i decessi.
«L'Italia si sta colorando di arancione, l'r-t è salito per la presenza delle scuole aperte e la maggiore socialità, dove le scuole hanno riaperto prima i contagi sono risaliti prima. Lo dice la letteratura scientifica. A scuola passano i contagi da una famiglia all'altra. Chiudere la scuola è una sconfitta. Ho chiesto io al Cts il parere sulla scuola. Il Cts dice chiudere in zona rossa, ma non è sufficiente».
«Non ho in animo di chiudere le scuole, ma voglio che la comunità scientifica si esprima con un testo da tradurre in un dpcm».
GLI OSPEDALI E I VACCINI
Luciano Flor, dirigente della Sanità Veneta: «Abbiamo un quarto dei ricoverati di fine dicembre, ma siamo in crescita come ricoveri. In lenta crescita tutti i numeri, anche se oggi sono bassi. Siamo distanti dai numeri chiesti dal Cts per chiudere le scuole, ma dobbiamo aspettare quei numeri per chiudere? Monitoriamo la situazione e valutiamo il da farsi».
«Abbiamo accantonato alcuni vaccini per le seconde dosi, che ora cominciamo a somministrare».
Zaia: «Dalla settimana prossima cominciamo a vaccinare i centenari e poi scendiamo di età»
LA MANIFESTAZIONE DEI NO-VAX
Zaia sulla manifestazione di sabato dei no-vax a Verona: «La democrazia ti consente di essere no-vax, ma la tua libertà finisce dove inizia la mia. Puoi esporre le tue idee ma rispettando gli altri»