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CORONAVIRUS

Arriva il test «fai da te». Zaia: «Lo dice l’Oms, spero ci prendano sul serio»

Luca Zaia in conferenza stampa
Luca Zaia in conferenza stampa
Luca Zaia in conferenza stampa
Luca Zaia in conferenza stampa

È ancora il Veneto il «tavolo da laboratorio» delle sperimentazioni nella ricerca del Covid: i test «fai da te» saranno presentati domani. Il governatore Luca Zaia ha affidato il coordinamento del progetto alla Microbiologia dell’Ospedale di Treviso, diretta dal dottor Roberto Rigoli. Domani arriveranno nei magazzini della sanità veneta i primi 5.000 kit per l’auto-somministrazione del test. La sperimentazione avviene «in doppio»: ogni esame eseguito con il «fai da te» viene verificato sul soggetto con il classico tampone molecolare. Si tratta, in sintesi, di un tampone da inserire nelle fosse nasali che poi va messo nel contenitore del reagente, per avere il risultato di positività o meno al SarsCov2. Il passaggio cruciale sarà la validazione da parte dell’Istituto superiore di Sanità (Iss). Superato questo step, i kit formato domestico saranno pronti per la vendita nelle farmacie. Una rivoluzione nei processi di screening. «Si tratta di un test che cambierà la vita degli operatori sanitari, ma anche dei cittadini» ha detto recentemente Rigoli.

 

«L’Iss ha una specifica sezione per la validazione dei test rapidi. Vengono valutati molti parametri, non solo quelli relativi alla specificità e sensibilità del test, ma anche la chiarezza nell’esecuzione, il fatto che non mostrino aspetti di nocività, e altri ancora. Finora hanno mostrato una grande affidabilità, oltre il 90% di sensibilità e specificità». «Quanto costeranno quando saranno disponibili? Meno di 3 euro», risponde il microbiologo. Luca Zaia ha accolto con soddisfazione le parole di Ranieri Guerra, direttore aggiunto dell’Oms, quando ha confermato la possibilità di avere in tempi brevi nelle farmacie i test in auto-somministrazione. «Bene», ha commentato il governatore, «quando lo dicevamo noi ci davano degli sprovveduti. Adesso che lo dice l’Oms spero che qualcuno ci prenda sul serio».

 

Il Veneto, inoltre, è già un passo avanti su questa strada, avendo pronta la piattaforma informatica per raccogliere i dati di chi userà l’auto-test: l’app di biosorveglianza «Zero Covid Veneto» in settimana ha avuto il via libera per la privacy dal Consiglio regionale. Nel briefing di domani sull’andamento dell’epidemia da Covid-19 in Veneto, in programma nella sede della Protezione civile regionale a Marghera, il presidente Luca Zaia, affiancato dal dottor Roberto Rigoli, coordinatore delle 14 Microbiologie venete e vicepresidente dei microbiologi italiani, presenterà dunque il test «fai-da-te».

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