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Parla la professoressa Da Dalt

I dati veneti: virus poco contagioso con i bambini. Solo un caso grave


Un bambino al Parco Giochi
Un bambino al Parco Giochi
I bambini e il coronavirus

 

A margine della conferenza stampa di Luca Zaia, è intervenuta la dottoressa Liviana Da Dalt, direttrice del pronto soccorso pediatrico dell'azienda ospedaliera di Padova sul tema del rapporto fra bambini e coronavirus.

«I bambini si ammalano di malattie diverse rispetto agli adulti, e se si ammalano delle stesse malattie lo fanno in modo diverso.

In Veneto 19.233 contagi da coronavirus, su questi 369 bambini con meno di 15 anni (il 2% del totale, mentre i bambini rappresentano il 13% della popolazione totale, percentuali simili a quelle nazionali). Il 40% dei bambini contagiati sono stati sotto i 6 anni, 50 i neonati contagiati e quasi tutti i contagi sono stati in ambito familiare. Ricoverati solo 13 bambini per malattie da coronavirus, di cui uno solo in terapia intensiva. Nessun decesso registrato. In una regione limitrofa c'è stato il decesso di un bambino di quattro anni, ma che aveva già una malattia cronica gravissima».

«C'è un decorso diverso dai bambini rispetto agli adulti. La maggior parte di loro hanno avuto sintomi lievi o erano asintomatici. Solo il 10% ha sviluppato sintomi più gravi. E' molto più l'influenza che genera sintomi più gravi nei bambini».

«Nei bambini manca la porta d'ingresso per il virus, ovvero una proteina alla quale si lega il virus, che nei bambini è meno sviluppata. Noi pediatri pensiamo che il sistema immunitario del bambino lo protegga dalla risposta infiammatoria all'infezione».

«Anche i bambini sono potenziali contagianti, ma meno dell'adulto. All'inizio eravamo preoccupati, abbiamo dovuto riorganizzarci, ma fortunamente abbiamo visto che fra i bambini il virus si diffondeva molto meno»

«Negli Stati Uniti l'80% dei decessi fra i bambini ha riguardato bambini con malattie croniche».

«Abbiamo avuto una partoriente con il virus che l'ha partorito prematuro, ma ora sta bene. Nessun neonato ha contratto il coronavirus. Non c'è trasmissione dalla madre al bambino, nemmeno con il latte materno».

«Togliere dal campo l'influenza, anche attraverso i vaccini, sarà utile per affrontare meglio il coronavirus».

«Mascherine, sotto i due anni non vanno mai messe perché rischiose di soffocamento. Fra i due e i sei anni può essere indossata ma il bambino l'ha tocca così tanto che rischia di diventare fonte d'infezione».

«In questi mesi i ricoveri di bambini sono stati legati soprattutto a incidenti domestici, più dei ricoverati da virus».

 

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