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Gli investimenti con Bruxelles

Fondi di coesione, il futuro del Veneto

Valore di 607 milioni di euro: oltre 400 per interventi mirati al superamento di carenze infrastrutturali
Bruxelles La sede del Parlamento europeo
Bruxelles La sede del Parlamento europeo
Bruxelles La sede del Parlamento europeo
Bruxelles La sede del Parlamento europeo

Il Veneto di domani passa per il Fondo per lo sviluppo e la coesione che, insieme ai fondi strutturali europei, rappresenta lo strumento fondamentale per la progettazione e programmazione del futuro economico, sociale e territoriale della regione.

Lo aveva sintetizzato il presidente Regione del Veneto Luca Zaia siglando a Verona, con la premier Giorgia Meloni, l’Accordo per lo sviluppo e la coesione finanziato con le risorse del FSC per il periodo 2021-2027.

Con un valore complessivo di 607,6 milioni di euro, l'Accordo del Veneto dedica oltre 400 milioni di risorse a interventi mirati al superamento di carenze infrastrutturali e al raggiungimento di obiettivi di competitività sostenibile.

Nello specifico sono previsti fondi mirati per settori chiave come la digitalizzazione (2,5 milioni), la competitività delle imprese (35,15 milioni), l'ambiente (134,6 milioni), il patrimonio culturale (3,75 milioni), i trasporti e la mobilità (151,5 milioni) la riqualificazione urbana (22 milioni), il sociale e la salute (26 milioni), l'istruzione e la formazione (10 milioni), e la capacità amministrativa (15,4 milioni).

 

Co-finanziato dall'Unione Europea
Co-finanziato dall'Unione Europea

 

Guardando ai dettagli, per l’ambiente e le risorse naturali 118,6 milioni di euro sono destinati alla difesa del territorio e della risorsa idrica attraverso opere strategiche per la sicurezza, anche con il contributo operativo dei Consorzi di Bonifica. Oltre 40 milioni, sono per interventi sul bacino di laminazione di Prà dei Gai.

Venendo alla difesa della natura e biodiversità, 14 milioni di euro sono destinati alla vivificazione delle aree lagunari del Delta del Po per la riattivazione degli scambi d'acqua con il mare.

Il settore dei trasporti e mobilità vede investimenti per più di 150 milioni di euro di cui 56 milioni destinati a finanziare due interventi prioritari: la variante alla SR 10 “Padana inferiore” e del Completamento “Terraglio Est”, in Comune di Treviso.

In previsione delle prossime olimpiadi invernali del 2026, 33,5 milioni sono destinati al collegamento della Ski Area del Civetta con la Ski Area Cinque Torri e alla realizzazione di bacini idrici per l’innevamento.

Nell’ambito della mobilità sostenibile sono previsti 32 milioni di euro per le piste ciclabili, con il finanziamento di alcuni stralci delle Ciclovie Nazionali del Garda, Adriatica e VenTo e lotti della Treviso – Ostiglia, mentre nell’ambito della riqualificazione urbana 23,5 milioni di euro finanzieranno interventi di manutenzione straordinaria ed efficientamento energetico di alloggi di edilizia residenziale pubblica.

Infine, si evidenza l’investimento di 10 milioni di euro destinati al miglioramento dei servizi abitativi e di ristorazione per gli studenti universitari.

Riconoscendo la valenza sociale per i giovani dell’attività sportiva legata alla salute, 11 milioni di euro riguardano l’adeguamento normativo, il miglioramento e la ristrutturazione di impianti sportivi di proprietà comunale; mentre 15 milioni di euro sono per la realizzazione di un progetto innovativo di riabilitazione, anche sportiva, e la realizzazione di un polo per persone con disabilità in provincia di Treviso.

«L'Accordo parla di sviluppo, parla di scelte di medio e lungo periodo e, quindi, non di scelte che portano un consenso che si riduce all'immediato, magari con risorse che vengono utilizzate in maniera frammentaria e dispersiva, ma scelte strategiche fondate sul ruolo che lo Stato insieme alle Regioni gioca e giocherà in sinergia coi nostri territori».

Laura Perina

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