Un malore, che poi purtroppo si è rivelato fatale, dopo essere stato dimesso dall’ospedale per una frattura. La procura ha aperto un’inchiesta e oggi (martedì 16 aprile) alle 17 sarà effettuata l’autopsia che dovrà stabilire le cause della morte di Massimino (Massimo per gli amici) Gattini, pensionato di 64 anni di Brogliano (Vicenza), già dipendente, come operaio, dell’azienda Serramenti Gonzato di Cornedo. Il decesso è avvenuto martedì scorso all’ospedale San Bortolo di Vicenza nel reparto di terapia intensiva coronarica. La famiglia chiede chiarezza. «Siamo sconvolti, è terribile», ha detto la moglie Sabrina Valentini.
Il malore, la visita all'ospedale di Valdagno e le dimissioni
In base a quanto è stato ricostruito, il pensionato si era sentito male in casa sua, in via Bregonza, martedì 26 marzo. Un malessere improvviso che gli aveva fatto perdere l’equilibrio; era caduto sul pavimento e quindi, dopo l’allarme, il pensionato era stato portato all’ospedale di Valdagno verso le 13, dove era stato sottoposto ad una radiografia, che aveva rilevato una frattura al piede destro. Gattini era stato quindi dimesso alle 17 con la prescrizione di recarsi il giorno successivo al nosocomio laniero per una visita dall’ortopedico.
La corsa al San Bortolo di Vicenza
Invece, la mattina dopo, la moglie al risveglio lo ha trovato incosciente a letto. Ha cercato di rianimarlo e poi ha subito avvisato il 118, viste la gravi condizioni del marito. I medici, giunti a Brogliano con l’ambulanza medicalizzata, hanno rianimato il pensionato e subito l’hanno trasportato all’ospedale di Vicenza, in condizioni serie. Al San Bortolo è stato sottoposto ad un intervento chirurgico per ridurre, ha spiegato la moglie, una seria emorragia cerebrale.
Il decesso: donati gli organi
Dopo alcuni giorni di ricovero, Gattini era stato trasportato all’ospedale di Arzignano, ma le condizioni sono nuovamente peggiorate. Pertanto, è stato ancora trasferito a Vicenza, dove Massimino Gattini è deceduto una settimana fa. Nella stessa giornata, siccome il pensionato è un donatore di organi, è avvenuto l’espianto, dopo che i parenti hanno dato il loro assenso.
Gli accertamenti della procura
Alla sera del giorno della morte, quando i familiari stavano già pensando al funerale del congiunto, è arrivata la notizia che la procura aveva avviato accertamenti sul decesso disponendo l’autopsia. Lo scopo, probabilmente, è quello di verificare quali siano state nel dettaglio le cause del decesso del pensionato e che cosa sia successo all’ospedale di Valdagno.
Gattini, da quanto è stato dato di conoscere, non aveva mai accusato gravi problemi di salute. Da chiarire in particolare se il grave malore patito in casa il giorno dopo l’accesso al pronto soccorso potesse essere evidente già dalla prima visita. Da quanto è emerso, il magistrato non avrebbe iscritto nessuno sul registro degli indagati; lo farà, eventualmente, in un secondo momento.
Il cordoglio per la morte di Massimo Gattini
La morte di Massimo, come era da tutti conosciuto sia a Brogliano, dove risiedeva, che a Cornedo, dove andava a lavorare, ha destato vivo cordoglio: amici e parenti lo descrivono come una persona affabile, sociale e gentile. «Ti salutava con il suo sorriso proverbiale, che infondeva un sentimento di serenità».
Gattini lascia la moglie Sabrina e la figlia Selene. La data del funerale, che si svolgerà nella chiesa parrocchiale di Brogliano, sarà resa nota non appena giungerà il nulla osta della magistratura.
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