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Suviana

Suviana, recuperata anche la settima e ultima vittima. Fuori pericolo il 35enne in terapia intensiva

Al Lago di Suviana in Appennino, incendio a 30 metri profondità. Il 12 aprile uno sciopero di 8 ore a Bologna proclamato da Cgil e Uil: «Non si sa per chi
Le sette vittime di Suviano
Le sette vittime di Suviano
Esplosione centrale Enel a Suviana

Aggiornamento 12 aprile

Ore 12  È stato recuperato il corpo dell'ultimo lavoratore disperso nell'esplosione della centrale idroelettrica di Bargi al lago di Suviana, in provincia di Bologna. Non è stato ancora ufficialmente identificato. Mancava all'appello il 68enne napoletano Vincenzo Garzillo

 È fuori pericolo di vita Jonathan Andrisano, l'operaio di 35 anni, ricoverato in rianimazione al Sant'Orsola di Bologna, ferito dopo l'esplosione della centrale idroelettrica di Bargi.  Ancora presto per parlare di dimissioni ma il giovane non rischia la vita. Lo fa sapere l'ospedale.

Sono invece ancora in condizioni critiche tre lavoratori feriti in seguito all'esplosione della centrale idroelettrica di Bargi e ricoverati in diversi ospedali. In rianimazione, in prognosi riservata, all'ospedale Maggiore di Parma Stefano Bellabona, 54 anni, tecnico di Noventa Padovana, con ustioni su quasi la metà del corpo, sottoposto a terapie.

Stazionarie le condizioni del paziente di 42 anni al Centro grandi ustionati dell'ospedale Bufalini di Cesena a seguito delle ferite riportate nella tragica esplosione. Il paziente rimane in prognosi riservata e continua a essere sedato e intubato. Ha gravi ustioni su circa il 20% del suo corpo, in modo particolare sulle mani. Il veneziano Sandro Busetto, 59 anni, è ricoverato a Pisa al reparto Grandi ustioni. 

Ore 7.30.Si fa ancora più cupo il bilancio dell'esplosione alla centrale di Bargi sul lago di Suviana, nel Bolognese. Dopo quarantotto ore di ricerche sale a sei il conto delle vittime accertate: ieri in mattinata sono stati individuati due dei quattro tecnici ancora dispersi i cui corpi sono stati rinvenuti al piano - 9. Vanno tristemente ad aggiungersi a quelli del 36enne Vincenzo Franchina di Sinagra nel Messinese, di Pavel Petronel Tanase, 45enne nato in Romania, di Settimo Torinese, e del 73enne Mario Pisani, nato a Taranto e residente a San Marzano di San Giuseppe.

La quarta vittima è Adriano Scandellari, 57enne nato a Padova e residente a Ponte San Nicolò, lavoratore specializzato di Enel Green Power nella funzione di O&M Hydro che era stato insignito da poco con la stella al merito per il lavoro dal capo dello Stato, Sergio Mattarella. La quinta, invece, Paolo Casiraghi, 59 anni, di Milano, tecnico della Abb. In serata, poi, è stato individuato il corpo di Alessandro D'Andrea, 37 anni, tecnico specializzato originario di Forcoli, un paese della provincia di Pisa, dove ha abitato fino a tre anni fa prima di trasferirsi in Lombardia, insieme alla compagna, anche lei originaria della provincia di Pisa, per lavorare per la Voith di Cinisello Balsamo (Milano).

Resta un lavoratore ancora da recuperare.

Restano stazionarie le condizioni di quattro dei cinque tecnici rimasti feriti nella centrale idroelettrica e ricoverati negli ospedali di Bologna, Cesena, Pisa e Parma: hanno tutti ustioni riportate nell'esplosione. Dimesso invece dal 'Bufalini' di Cesena con una prognosi di 30 giorni per ustioni alle mani, il 25enne Nicholas Bernardin

Il ritrovamento dei primi due dispersi è stato confermato, nel giro di pochi minuti, proprio mentre il Capo della Protezione Civile nazionale, Fabrizio Curcio, con le altre istituzioni, stava tenendo una conferenza stampa per fare il punto sulla situazione e delle ricerche incessanti intraprese fin dai primi momenti della tragedia che si sta consumando sull'Appennino bolognese.

I cadaveri della quarta e della quinta vittima sono stati recuperati al piano -9, uno dei piani allagati dopo l'esplosione: la morte, come ha spiegato il comandante provinciale dei Vigili del Fuoco, Calogero Turturici, "li ha colti probabilmente mentre stavano scappando, visto che i corpi sono stati ritrovati nel percorso di fuga". Un tentativo disperato ma la deflagrazione, il fumo e il crollo non gli ha lasciato scampo.

Lo sforzo e l'impegno da parte di tutte le forze in campo è enorme. Lo scenario ricorda ai soccorritori le attività di ricerca e soccorso fatte con la Costa Concordia: l'ambiente è difficile, la visibilità è praticamente nulla, si opera al tatto ed ovviamente non si presta alle attività di ricerca che vanno avanti a oltranza, le ricerche vengono svolte anche con robot filoguidati dalla superficie, come ha spiegato Giuseppe Petrone, responsabile dei sommozzatori dei vigili del fuoco. Anche perché, ha detto il luogotenente, Duilio Lenzini del centro Carabinieri Subacquei di Genova, per le ricerche "il problema è l'inquinamento dell'acqua. Principalmente la scorsa notte è stata dedicata alla bonifica di uno strato di acqua che invade i locali dove è avvenuto lo scoppio: in particolare sono stati rimossi quasi totalmente gli olii e gli idrocarburi presenti in superficie. Si stanno immergendo vari operatori subacquei e scende una coppia per volta: la difficoltà è per la visibilità ridotta e la presenza di parti derivanti dal crollo legato all'esplosione".

A Bologna la Procura ha aperto un fascicolo per disastro e omicidio colposo e ora punta a fare luce sulla catena dei subappalti.

Ieri migliaia di persone sono scese in piazza in occasione dello sciopero generale nazionale promosso da Cgil e Uil, in Emilia-Romagna proprio in seguito ai fatti di Suviana la protesta è stata di otto ore e non di quattro.

 

 

 

Aggiornamento 11 aprile

La quarta e la quinta vittima recuperate al piano meno 9

I sommozzatori hanno individuato anche il corpo del secondo disperso al piano -9. Si tratta della quinta vittima.

Lo ha confermato il capo dei vigili del fuoco Carlo D'Alloppio, durante il punto stampa.

 

Ore 12. È stato individuato dai sommozzatori dei vigili del fuoco il corpo di uno dei quattro dispersi nella strage di Suviana. La vittima, la quarta individuata, non è stata ancora estratta.

"La quarta vittima è stata recuperata al piano nove, uno dei piani allagati dalla prima giornata. È stata individuata e disincastrata dalle macerie".

Lo ha detto Francesco Notaro, direttore regionale dei Vigili del Fuoco per l'Emilia-Romagna. "I quattro dispersi - ha aggiunto - non lavoravano tutti nello stesso punto. Tre lavoravano nello stesso punto e uno no. Ci fa pensare - ha concluso - di ritrovare anche le altre tre persone che stiamo cercando".

Ore 8. Disastro e omicidio colposo sono i reati ipotizzati nell'inchiesta aperta dalla procura di Bologna sulla strage alla centrale elettrica di Enel Green Power a Suviana: 3 operai morti accertati, 4 dispersi per i quali ci sono sempre meno speranze e 5 feriti ricoverati con ustioni. Verifiche sul collaudo e sui subappalti, l'ipotesi dell'errore umano.

Rabbia dei sindacati contro il lavoro che uccide ancora: «Non si sa per chi lavoravano le vittime». Domani (12 aprile) uno sciopero di 8 ore a Bologna proclamato da Cgil e Uil, 4 ore e mobilitazione in tutta Italia con stop per treni, bus e metro nelle città.

Vincenzo Franchina (36 anni) era padre da soli tre mesi, un lavoratore schivo e gentile, Pavel Petronel Tanase (45 anni) lascia due figli gemelli quasi adolescenti, Mario Pisani (73 anni) era un consulente esperto, nonno di cinque nipoti. Sono i tre morti accertati della strage di Suviana, investiti in pieno dall'esplosione sommersa della centrale idroelettrica di Bargi.

Tutti erano tecnici di una ditta esterna alla Enel Green Power proprietaria dell'impianto e venivano da fuori regione. Trasfertisti, così come gli altri quattro lavoratori dispersi - tra i quali un maestro del lavoro insignito dal Quirinale - per le cui ricerche i vigili del fuoco sono impegnati in operazioni molto complesse nei piani interrati dell'impianto, a meno 30-40 metri sotto il livello dell'acqua.

I dispersi

I corpi recuperati sono finora tre.   Hanno fra i 37 e i 68 anni i quattro lavoratori che ancora risultano dispersi. Paolo Casiraghi, 59 anni, di Milano, lavorava per la Abb di Sesto San Giovanni. Alessandro D'Andrea, 37 anni, di Pontedera, tecnico specializzato con numerose esperienze anche all'estero, dipendente di Voith di Cinisello Balsamo (Milano). Adriano Scandellari, 57 anni, nato a Padova e residente a Ponte San Nicolò (Padova), lavoratore specializzato di Enel Green Power nella funzione di O&M Hydro. Era stato insignito da poco con la stella al merito per il lavoro dal capo dello Stato, Sergio Mattarella. Vincenzo Garzillo, 68 anni, di Napoli, in pensione da un anno, con un profilo professionale alto, esperto nella riattivazione dei macchinari di centrali idroelettriche.

 

10 aprile 2024

«Poche speranze di trovare vivi i dispersi»

"Non stiamo lavorando con molte speranze di trovare vivi i dispersi, lo scenario che abbiamo davanti non ci dà questa idea". Lo ha detto Luca Cari, dirigente comunicazione dei Vigili del fuoco, parlando dell'intervento in corso da ieri pomeriggio alla centrale idroelettrica di Enel Green Power di Bargi al lago di Suviana, rispondendo a una domanda sulla possibilità di trovare superstiti.

 

I dispersi sono quattro, oltre a tre morti accertati e cinque feriti.

L'inferno dell'Appennino bolognese, nella centrale elettrica, si è scatenato ieri pomeriggio intorno alle 14.30, quando una turbina è esplosa all'ottavo piano sotto lo zero causando prima un incendio e poi l'allagamento del nono, con crollo di un solaio.

L'esplosione e il successivo crollo hanno travolto almeno 12 tecnici, tutti di ditte esterne (uno era un ex dipendente Enel impiegato come consulente per queste società), che lavoravano alla messa in opera di adeguamenti della centrale.

In tre, all'ottavo piano, sono morti sul colpo e sono stati individuati i corpi. Altri sono stati investiti dal soffitto crollato, prima che un tubo refrigerante della turbina allagasse l'ambiente.

Quattro persone risultano al momento ancora disperse. Cinque invece sono gravemente ferite e ricoverate negli ospedali di Parma, Cesena, Bologna e Pisa.

Dal momento dell'esplosione sono intervenute dodici squadre dei vigili del fuoco, di cui due di sommozzatori. A queste si aggiungono due squadre specializzate nella ricerca sotto le macerie: dovranno operare fino a 40 metri sottoterra, su 70 di profondità della centrale, per recuperare i dispersi.

 

9 aprile 2024

Ore 18.50. Tre morti, cinque feriti e quattro dispersi

È ricoverato all'ospedale Bufalini di Cesena il più grave dei cinque feriti dell'esplosione alla centrale di Suviana: l'uomo è in prognosi riservata nel reparto grandi ustionati. Nello stesso ospedale è ricoverato anche un altro operaio che nell'incidente ha riportato un'ustione ad una mano di minore gravità e si trova in osservazione breve intensiva.

L'esplosione di una turbina della centrale elettrica dell'Enel, sul lago di Suviana, è avvenuta all'ottavo piano ribassato, mentre al nono piano si è registrata un'inondazione dovuta a un tubo di raffreddamento della turbina che ha allagato il locale per parecchi metri. Le ricerche arriveranno fino a 40 metri sottoterra.

Si stanno attendendo delle squadre specialistiche di recupero, per affiancare le 12 squadre dei vigili del fuoco all'opera e arrivare ai vani invasi dall'acqua. Il direttore regionale dei Vigili del fuoco, Francesco Notaro, spera di trovare ancora qualcuno in vita tra i dispersi: «Nonostante lo scoppio abbia determinato un allagamento, potrebbe essere che dopo l'esplosione abbiano trovato ricovero da qualche altra parte della piastra, la speranza è trovare qualcun altro in vita». Ma i lavori andranno avanti almeno altre 6-7 ore, se non si complica l'allagamento. 

 

Ore 16. Esplosione in una centrale nel Bolognese, sei dispersi

Un'esplosione si è verificata attorno alle 15 in una centrale idroelettrica del bacino artificiale di Suviana, sull'Appennino Bolognese. Al momento, secondo le prime informazioni, ci sarebbero 4 ustionati gravi e sei dispersi. Sono in corso le ricerche dei carabinieri e dei vigili del fuoco. "Pare sia scoppiato un incendio al piano meno nove, la centrale è tutta sotto il livello del lago a circa 30 metri profondità". Lo ha detto all'ANSA Marco Masinara, sindaco di Camugnano, a proposito dell'esplosione alla centrale idroelettrica del Lago di Suviano. Secondo le prime, ancora parziali, informazioni, "stavano facendo dei lavori alle turbine, dentro c'è il personale. Mi hanno riferito che stanno provando a entrare i vigili del fuoco ma stanno avendo difficoltà". Il sindaco si sta recando sul posto, dove c'è già la polizia municipale, con mezzi di soccorso e ambulanze. Operano vigili del fuoco e carabinieri. 

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