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Soccorso alpino in aiuto

Slavina, soccorritori
veneti: «Difficile
arrivare sul posto»

I soccorso alpino veneto nei luoghi della slavina
I soccorso alpino veneto nei luoghi della slavina
I soccorso alpino veneto nei luoghi della slavina
I soccorso alpino veneto nei luoghi della slavina

Con grande difficoltà, dovuta alle strade inagibili dopo le fortissime nevicate, le squadre del Soccorso alpino e speleologico Veneto (II Delegazione Dolomiti Bellunesi, XI Prealpi Venete e VI Speleo Veneto - Trentino Alto Adige) stanno cercando di raggiungere le zone loro destinate dal Dipartimento di Protezione civile. Questa mattina trenta soccorritori sono partiti dalle diverse province: in 8 elitrasportati da Sospirolo e dall'aeroporto di Belluno con un elicottero convenzionato con la Regione Veneto, i restanti con mezzi propri, compresi quanti avrebbero dovuto partire da Villafranca (VR) con un aereo dell'Aeronautica militare, volo poi cancellato. Destinazione Pescara e Teramo in Abruzzo.

 

La squadra che sta trasportando il gatto delle nevi dell'Unità montana di Pieve di Cadore e un quad sta per raggiungere Pescara e da lì sarà inviata in un paesino isolato da giorni. Otto soccorritori, assieme ai colleghi piemontesi, daranno il cambio a quanti da stamattina si trovano a Farindola, per cercare le persone disperse dopo la caduta della valanga che ha investito l'Hotel Rigopiano. Altre squadre, assieme ai soccorritori lombardi, stanno invece provando ad aprirsi un varco sulla strada che conduce a Valle Castellana, un migliaio di abitanti, ma il rischio di valanghe dai versanti che costeggiano il percorso e l'alto spessore della neve stanno rallentando l'avanzata dei mezzi con le catene. Un altro gruppo di soccorritori è infine stato destinato nei territori del comune di Montorio al Vomano, dove non c'è copertura telefonica. Le finalità sono ripristinare un minimo di accesso viario e verificare le condizioni dei residenti per poi poter provvedere alla consegna di medicinali e generi di prima necessità.

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