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Interrogato Oneda, arrestato
per la morte di una donna
dopo l'asportazione del neo

Il chirurgo Paolo Oneda è stato sentito per due ore
Il chirurgo Paolo Oneda è stato sentito per due ore
Il chirurgo Paolo Oneda è stato sentito per due ore
Il chirurgo Paolo Oneda è stato sentito per due ore

Nel carcere di Brescia l’interrogatorio di convalida davanti al gip di Paolo Oneda, che ha parlato
per quasi due ore. Il chirurgo dell’ospedale di Manerbio è stato arrestato per omicidio volontario nell’ambito dell’inchiesta sulla morte di Roberta Repetto, la 40enne che frequentava il centro olistico Anidra in Liguria dove era stata operata dal medico per l’asportazione di un neo sulla schiena.

Intervento, secondo la ricostruzione, fatto senza anestesia, su un tavolo del centro e non in ospedale e senza poi l’esame istologico. Con Oneda è stato arrestato ed è in carcere a Marassi anche Paolo Bendinelli, santone e fondatore del centro Anidra. «Abbiamo ricostruito i fatti consapevoli che si tratta di una vicenda delicata» hanno detto i legali del medico, gli avvocati Giovanni Motta e Alberto Sirani, che si dicono «fiduciosi perché il nostro assistito si dichiara innocente». 

Si è avvalso invece della facoltà di non rispondere Paolo Bendinelli, il fondatore del centro Olistico
Anidra a Borzonasca (Genova), accusato di omicidio volontario insieme al medico bresciano. L’uomo, difeso dall’avvocato Sandro Vaccaro, non ha risposto alle domande del gip. Il giudice ha convalidato l’arresto senza disporre misure alternative.

Secondo i carabinieri del nucleo investigativo di Genova, la donna sarebbe stata operata nel 2018 su un tavolo da cucina del centro e il neo non sarebbe stato sottoposto a esame istologico.
La Repetto sarebbe poi stata curata dal santone e dal medico chirurgo a base di tisane zuccherate e meditazione fino al giorno della sua morte, a ottobre 2020 a causa delle metastasi generate dall’intervento al neo.

L’inchiesta delle morte si è incrociata con un’altra sul centro per violenza sessuale e circonvenzione di incapace. Secondo gli investigatori, molte giovani donne con fragilità venivano mandate al centro dalla psicologa Paola Dora, anche lei indagata, e qui sarebbero state plagiate dal santone. Per le ragazze, però, i rapporti sessuali con Bendinelli e con le altre persone - decisi secondo la volontà di quest'ultimo - sarebbero stati consensuali.

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