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il caso

«Ginnaste maltrattate»: dal tribunale sportivo un anno di squalifica all'allenatrice

Stefania Fogliata sanzionata dal Tribunale della Federazione ginnastica d'Italia. Inibita per otto mesi l'Accademia Nemesi di Calcinato (Brescia), dove si allenavano anche alcune ragazze veronesi. Il procedimento penale è invece ancora pendente
Stefania Fogliata durante un allenamento a Calcinato (foto dai social)
Stefania Fogliata durante un allenamento a Calcinato (foto dai social)
Stefania Fogliata durante un allenamento a Calcinato (foto dai social)
Stefania Fogliata durante un allenamento a Calcinato (foto dai social)

Mazzata della giustizia sportiva sull’Accademia della ritmica Nemesi di Calcinato (Brescia) sulla vicenda dei presunti maltrattamenti alle giovani atlete (tra cui alcune ragazzine veronesi) che frequentavano la palestra: Stefania Fogliata, allenatrice e cuore pulsante del sodalizio, è stata squalificata per un anno dal Tribunale federale della Fgi (Federazione ginnastica d’Italia).

LEGGI LA SENTENZA DELLA FEDERAZIONE SU STEFANIA FOGLIATA 

Inibita l'Accademia di ginnastica ritmica di Calcinato

Inibita per otto mesi la Nemesi “per responsabilità oggettiva nelle violazioni del Codice etico federale e del Codice di comportamenti sportivo del Coni”, che per tutto questo periodo dovrà dunque sospendere ogni attività di allenamento e agonistica.

La palestra di Calcinato dove ha base sportiva l'Accademia Nemesi
La palestra di Calcinato dove ha base sportiva l'Accademia Nemesi

Le prime denunce delle atlete

La vicenda bresciana aveva preso avvio dopo un primo scandalo nazionale generato a fine 2022 dai racconti di alcune giovanissime atlete nel giro della nazionale. A quel punto, a gennaio 2023 si erano fatte avanti tre ginnaste in forza all'Accademia Nemesi che, supportate dai genitori, avevano sporto denuncia nei confronti di Stefania Fogliata.

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La giustizia penale non si è ancora espressa su Fogliata

Nel corso dell’audizione al tribunale federale Stefania Fogliata si era difesa con forza, respingendo le accuse e riconoscendo soltanto di “aver parlato in maniera brusca e inopportuna con i genitori delle atlete”, mentre con le sue allieve l’atteggiamento, a suo dire, sarebbe stato sempre corretto.

Le sanzioni sportive sono arrivate anche se il Tribunale federale non ha ancora neanche ricevuto le le carte del procedimento penale. Stefania Fogliata, infatti, , sotto inchiesta penale alla procura di Brescia nei mesi scorsi è stata sentita dagli inquirenti, che poi hanno ascoltato numerose testimonianze da atlete allenate dall’indagata.

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Redazione web

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