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Crolla un cavalcavia in Brianza
Un morto schiacciato, tre feriti

Il cavalcavia crollato ad Annone BrianzaL’auto sospesa nel vuoto e il tir rovesciatoLa scena dopo il crollo che si è presentata ai soccorritori
Il cavalcavia crollato ad Annone BrianzaL’auto sospesa nel vuoto e il tir rovesciatoLa scena dopo il crollo che si è presentata ai soccorritori
Il cavalcavia crollato ad Annone BrianzaL’auto sospesa nel vuoto e il tir rovesciatoLa scena dopo il crollo che si è presentata ai soccorritori
Il cavalcavia crollato ad Annone BrianzaL’auto sospesa nel vuoto e il tir rovesciatoLa scena dopo il crollo che si è presentata ai soccorritori

Gioia Giudici

LECCO

Un cavalcavia crollato, un tir ribaltato che piomba sulle auto di passaggio sulla strada sottostante, una di queste ancora incastrata sotto il ponte: è uno scenario apocalittico quello provocato ieri dal cedimento della struttura sulla Milano-Lecco. «Apriremo rapidissimamente una commissione d’inchiesta»: lo ha annunciato il viceministro alle Infrastrutture Riccardo Nencini, che si è recato Sul luogo del crollo.

La tragedia fa contare almeno un morto e 4 feriti ma il bilancio è ancora provvisorio, fino a quando i vigili del fuoco non avranno rimosso la struttura crollata sulla strada sottostante, la statale 36. Una tragedia evitabile, un esempio della più ottusa burocrazia. Il ponte non doveva infatti essere aperto alle 17.20, quando il camion con il trasporto eccezionale vi è passato causandone probabilmente il crollo: già tre ore prima un addetto alla sorveglianza dell’Anas aveva dato l’allarme per la caduta di alcuni calcinacci. Ma la Provincia di Lecco, competente sul cavalcavia, ha chiesto, per chiudere la strada, un’ordinanza da parte dell’ente. Una procedura forse formalmente corretta ma che ha ritardato tragicamente la chiusura del ponte. Quando infatti è arrivato l’ispettore dell’Anas per l’ispezione «visiva e diretta» era troppo tardi. Inutile, e anche beffarda, la decisione di chiudere solo una corsia del ponte.

Sul disastro la procura di Lecco ha aperto un’inchiesta, probabilmente per omicidio o disastro colposo. La sera il luogo è diventato meta del triste pellegrinaggio della gente del posto: giovani, anziani, persino famiglie con bambini, venuti a vedere con i loro occhi quanto successo nel pomeriggio al ponte a pochi passi da casa. Erano passate da poco le 17, uno dei momenti di massimo flusso sulla già trafficata strada statale 36 che collega Milano a Lecco quando il ponte sulla strada provinciale 48 all’ altezza Annone Brianza è crollato sotto il peso di un tir che trasportava bobine di acciaio. L’autoarticolato e piombato sulla strada sottostante andando a schiacciare una punto rossa, il cui conducente e miracolosamente riuscito a riuscire con le sue gambe dall’auto. Di miracolati parlano anche i soccorritori per la madre il padre e il figlio di pochi anni che occupavano una Toyota nera che secondo le prime ricostruzioni è rimasta sospesa nel vuoto. Miracolato e anche l’autista dell’articolato, un bulgaro di 50 anni, trasportato in codice giallo all’ospedale di Lecco così come la famiglia (una coppia con una figlia di 12 anni) che transitava sul ponte. L’unica vittima accertata è il conducente dell’Audi bianca, schiacciata dal crollo del cavalcavia. Sul disastro pesa comunque l’incertezza delle ore precedenti. L’Anas ha ribadito di aver chiesto alla Provincia la chiusura della provinciale SP49 nel tratto comprendente il cavalcavia. «Ma gli addetti della Provincia hanno richiesto un’ordinanza formale da parte di Anas che implicava l’ispezione visiva e diretta da parte del capocentro Anas», ha affermato l’ente, «il quale si è attivato subito, ma proprio mentre giungeva sul posto il cavalcavia è crollato». La vittima è Claudio Bertini abitava a Civate nel lecchese.

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