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LA CRISI DI GOVERNO

Conte si dimette
«Salvini ha fatto
i suoi interessi»

Il premier Giuseppe Conte tra Salvini e Di Maio
Il premier Giuseppe Conte tra Salvini e Di Maio
Il premier Giuseppe Conte tra Salvini e Di Maio
Il premier Giuseppe Conte tra Salvini e Di Maio

«Dopo il dibattito andrò al Quirinale a rassegnare le dimissioni a Mattarella». Lo ha detto il premier Giuseppe Conte in Aula al Senato. Con la mozione di sfiducia della Lega nei confronti del Governo «siamo al cospetto di una decisione oggettivamente grave che comporta conseguenze rilevanti per la vita del Paese», ha anche detto il presidente del Consiglio, oggi, nelle sue comunicazioni all'Aula del Senato sulla crisi di Governo aperta dalla Lega. «Con l'apertura della crisi di Governo il ministro dell'Interno ha seguito interessi personali e di partito. La decisione della Lega - ha detto - è grave innanzitutto perchè questa crisi interrompe un'azione di Governo che già nel primo anno aveva realizzato molti risultati».

 

«Con i tempi di questa crisi si mette il Paese a rischio di ritrovarsi in esercizio provvisorio. Questo è altamente probabile», ha aggiunto Conte: «I comportamenti adottati in questi ultimi giorni dal ministro dell’Interno rivelano scarsa responsabilità istituzionale e grave carenza di cultura costituzionale. Mi assumo la responsabilità di quello che dico».

 

«Se qualcuno da settimane, se non da mesi, pensava a un cambio di alleanza, molliamo quei rompipalle della Lega e ingoiamo il Pd, non aveva che da dirlo. Noi non abbiamo paura», ha detto il vicepremier Matteo Salvini nel suo intervento. «Se questo governo s’è interrotto è perchè in Parlamento, in Commissione, al governo c’erano tanti signor No». E poi la citazione latina: «Omnia vincit amor», l’amore vince sempre, una frase di Publio Virginio Marone. «Avete scelto il bersaglio, eccomi pronto a sacrificarmi, non c’è problema - ha continuato rivolgendosi alle opposizioni - il mio Paese vale più di mille poltrone, non ho paura e non hanno paura gli uomini e le donne della Lega. Rifarei tutto quello che ho fatto». 

 

«Sarebbe facile assistere allo spettacolo sorridendo ma la situazione impone un surplus di responsabilità», è stato l’intervento del senatore del Pd Matteo Renzi. «Lei oggi presidente del consiglio si dimette ed il governo che lei ha definito populista ha fallito e tutta l’Ue ci dice che l’esperimento populista funziona in campagna elettorale ma meno bene quando si tratta di governare». «Faccia chiarezza sui suoi rapporti sulla Russia, ha aggiunto a Salvini, riferendosi alla vicenda Savoini: «c’è il sospetto della tangente più grande mai richiesta».

 

Intanto la Lega ha ritirato la mozione di sfiducia a Conte presentata in Senato.

 

 

 

 

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