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"La mozione di sfiducia contro mio padre deriva da un clima di campagana elettorale ingiustificato". Manuel Poletti - il figlio del ministro del Lavoro Giuliano Poletti finito nell'occhio del ciclone dopo le dichiarazioni del padre sugli italiani all'estero che "fanno bene a togliersi dai piedi" - rimanda al mittente le accuse. A suo padre e alla sua storia professionale. "Mio padre avrebbe potuto usare parole diverse - puntualizza - Non tutti quelli che vanno all'estero sono cervelli e chi resta in Italia è un mediocre". Quanto ai soldi pubblici arrivati a Sette Sere Qui, il giornale che Manuel dirige, rivendica: "La nostra azienda rispetta la legge. Sono sereno. Non mi sento un privilegiato, faccio con passione il mio lavoro da vent'anni dopo dieci anni di precariato. Mi sono costriuto un percorso professionale, sono pubblicista dal 1999 e professionista dal 2011. Ora mi laureo"intervista di Niccolò CarratelliRadio Capital

Manuel Poletti: "Non mi sento un privilegiato, lavoro con passione da vent'anni"

"La mozione di sfiducia contro mio padre deriva da un clima di campagana elettorale ingiustificato". Manuel Poletti - il figlio del ministro del Lavoro Giuliano Poletti finito nell'occhio del ciclone dopo le dichiarazioni del padre sugli italiani all'estero che "fanno bene a togliersi dai piedi" - rimanda al mittente le accuse. A suo padre e alla sua storia professionale. "Mio padre avrebbe potuto usare parole diverse - puntualizza - Non tutti quelli che vanno all'estero sono cervelli e chi resta in Italia è un mediocre". Quanto ai soldi pubblici arrivati a Sette Sere Qui, il giornale che Manuel dirige, rivendica: "La nostra azienda rispetta la legge. Sono sereno. Non mi sento un privilegiato, faccio con passione il mio lavoro da vent'anni dopo dieci anni di precariato. Mi sono costriuto un percorso professionale, sono pubblicista dal 1999 e professionista dal 2011. Ora mi laureo"intervista di Niccolò CarratelliRadio Capital