La diretta

Marmomac, edizione straordinaria, ma «l'anno prossimo stupiremo ancora di più»

Marmomac, edizione 55 (Marchiori)

Marmomac, edizione 55, alle battute finali. Oggi alle 11 nello spazio di Casa Athesis nel padiglione 12 G6 il giornalista di Telearena Lucio Salgaro dialogherà con i vertici di Veronafiere.  Tema: un primo bilancio dell’edizione 55 di Marmomac, salone internazionale della pietra e della filiera del marmo, in presenza dopo due anni. Prime stime: meno pubblico ma più affari e voglia di ripartire.

LA DIRETTA

Elena Amadini ( exhibition manager Area Stone & Design di Veronafiere): «Bilancio soddisfacente, ho perso tutte le scommesse quando dicevo "speriamo di arrivare a 18mila presenze", siamo ben oltre. Anche i visitatori sono oltre il 49%. Anche l'ingresso con green pass e centri tampone ha funzionato bene. Nei giorni di fiera abbiamo allestito anche un centro tamponi molecolari interno per gli espositori esteri che devono rientrare. Devo dire che tutti ci siamo abituati  alle nuove modalità, tutti hanno accettato perché o è così o non si riprende a vivere. E questa manifestazione è simbolo dell'emozione del tornare a incontrarsi. La novità di quest'anno è stato chiudere i centri congressi e portare tutti gli incontri nei padiglioni, una novità che è stata molto apprezzata. Nel desiderio di voler rendere la partecipazione a Marmomac imperdibile, abbiamo rinnovato la partnership con la Fondazione Arena che ci ha pregiato degli intermezzi musicali particolarmente apprezzati. Sono stati due anni difficili, devo ringraziare la Fiera, i miei collaboratori di Marmomac, per lo sforzo grandissimo portato avanti. A febbraio abbiamo aperto le iscrizioni, ma l'autorizzazione ad aprire è arrivata a giugno, quindi si chiedeva agli espositori di impegnarsi con una spada di Damocle sulla testa. Inoltre essendo una mostra internazionale la difficoltà era doppia. Quando dicevamo che la manifestazione aveva oltre 700 espositori pochi ci credevano ed è stato bello. Gli unici padiglioni chiusi sono quelli della Cina e dell'India. L'anno prossimo sarà una versione diversa, lavoreremo molto su espositori e visitatori e lavoreremo sui layout per creare dei padiglioni dove accadono delle cose insieme alle aziende. Creare una circolarità all'interno dei padiglioni, non solo tanti stand scollegati, stupire le persone e far sì che Verona entri nel cuore per sempre»

Filiberto Semenzin, ( presidente di Verona Stone District): «Il marmo va visto e va toccato, soprattutto per quello che riguarda i sistemi di innovazione, innovazione che le nostre imprese stanno portando avanti in sinergia. Io rilevo quotidianamente il ritorno di interesse dei mercati storici verso il prodotto italiano e in particolare quello lavorato nel distretto di Verona. Da questa manifestazione possiamo tornare nei nostri laboratori con la consapevolezza di essere parte di un sistema di eccellenza del "saper fare"»

 

 

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