Marmomac 2021, l'incontro

«Arte, formazione e innovazione sono le chiavi del futuro per il settore lapideo»

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Marmomac - Arte, formazione e innovazione

Proseguono i talk de L'Arena a Marmomac 2021.

A casa Athesis «Il settore lapideo tra formazione e design», con Marco Giaracuni, presidente Accademia Belle Arti Verona e Moreno Ziesa, direttore generale Donatoni Macchine.

Modera il giornalista Lucio Salgaro.

 

LA SINTESI DEL DIBATTITO

Giaracuni: «L'accademia della belle arti è un istituto di alta formazione artistica, abbiamo scuole di design, pittura e decorazione. La nostra scuola di restauro è unica nel Veneto e oggi è impegnata nella villa dei mosaici a Negrar. Siamo passati da 200 studenti nel 2009 a 900 attuali.

Le professionalità che prepariamo sono legate a arte ed estetica, cercando che restino collegate con il tessuto produttivo. Ogni tanto l'arte è un po' bistrattata, dimenticandosi del ruolo del Made in Italy, che stiamo cercando di rilanciare. Questo rappresenta il plusvalore che può differenziare l'Italia dal resto del mondo e che va affiancato alla ricerca tecnologica. E la necessità del Made in Italy la percepiamo all'estero: abbiamo anche aperto una sede staccata in Palestina. E' il momento di rivalutare l'arte, l'arte deve entrare anche nel singolo bullone,

Con la Donatoni abbiamo dato vita al premio Donatoni, che unisce le capacità delle macchine con le abilità dei nostri studenti

Stiamo affrontando il progetto per restaurare le statue del cimitero monumentale di Verona, da 30 anni collaboriamo con il comune di Verona in questo senso. Trattiamo anche altri materiali oltre alla pietra presente nel cimitero. Stiamo affrontando altri progetti, come quello sul vetro di Murano con le stampanti 3d». 

 

Ziesa: «La Donatoni esiste dal 1959 e si occupa di progettazione meccanica e software, oltre che industrializzazione di macchine utensili a cinque o più assi. Siamo in grado di fornire linee complete per lavorazione di pietra e ceramica.

Con alcune delle nostre macchine possiamo replicare qualunque opera o statua. Anche se il robot attrae molto ma le macchina a cinque assi tradizionali offrono maggiori garanzie

Noi abbiamo inserito nella nostra azienda una ragazza delle belle arti, perché riconosciamo il fatto che la capacità della macchina deve essere accompagnata dalla bellezza, le macchine  devono essere anche belle da vedere.

In generale cerchiamo tecnici montatori, ingegneri meccanici, ingegneri gestionali, tecnici dell'assistenza ma anche ragazzi che conoscono l'arte e la pietra. Nel mondo della pietra c'è molto know-how della lavorazione, ma meno della parte industriale, per eliminare gli sprechi e migliorare le condizioni di lavoro delle persone. Bisogna sempre pensare avanti di quattro-cinque anni.

L'innovazione fa parte del nostro Dna. E vivere il nostro territorio ci fa credere che possiamo intuire prima le necessità dei nostri clienti: stiamo puntando sulla ricerca e l'innovazione, facendola lavorare in modo separato, perchè le idee del mercato non impattino sulle ore necessarie alle evasioni delle commesse.

Abbiamo dato vita a una Donatoni Academy, come centro di cultura e formazione per il territorio, offriamo anche corsi serali. Ci occupiamo prevalentemente di disegnazione e modellazione, anche con tecnologie additive.

Le nostre conoscenze cerchiamo di passarle anche ai nostri fornitori: se crescono tutti cresciamo anche noi. E stare fermi significa tornare indietro».

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