Tra le persone, l’allarme sulla sicurezza del 5G è in aumento. Ad oggi, molti amministratori locali hanno deciso di «congelare» l’avvento della rete ultraveloce a causa dei presunti rischi per la salute umana. Ma gli atti degli amministratori locali hanno basi scientifiche? C’è bisogno di chiarezza, orientamento e indirizzi strategici. Il 5G aumenterà esponenzialmente l’utilizzo dell’Internet of Things e dei «big data» all’interno della società. Da un lato questo porterà nuove opportunità digitali, dall’altro la possibilità di veicolare un enorme e crescente volume di dati, spesso sensibili, pone interrogativi. Facciamo chiarezza insieme al Sindaco Federico Sboarina, al collega di Vicenza Francesco Rucco, Nicola Pasquino, docente di misure per la compatibilità elettromagnetica presso l’Università Federico II di Napoli, Olga Zeni, biologa e ricercatrice presso l’IREA - CNR, Giuseppe Marsico, ricercatore del Dipartimento di Stato dell’ambiente e metrologia ambientale dell’ISPRA. Conduce Annalisa Chirico, presidente del movimento «Fino a prova contraria».