<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Barbarano Mossano

L'ultima telefonata di Nicolò, il saluto alla mamma poi il crollo. E quella foto donata dal padre

La foto che il papà di Nicolò ha "regalato" al gruppo Facebook "Dolomitici"
La foto che il papà di Nicolò ha "regalato" al gruppo Facebook "Dolomitici"
La foto che il papà di Nicolò ha "regalato" al gruppo Facebook "Dolomitici"
La foto che il papà di Nicolò ha "regalato" al gruppo Facebook "Dolomitici"

Una chiamata alla mamma, un saluto, una rassicurazione, parole di felicità. Nicolò Zavatta aveva composto il numero di telefono della madre venti minuti prima della tragedia. Milleduecento secondi dopo un boato, un fiume di ghiaccio e detriti ha portato con sé morte e distruzione. Ma mamma Francesca non poteva saperlo, l’ultima comunicazione aveva la voce felice del figlio. Come del resto era felice l’ultimo selfie fatto da Filippo Bari alle 13.25, più o meno alla stessa ora in cui viaggiava la comunicazione fra Nicolò e i genitori. Poi il disastro, e poi ancora le urla dei feriti e dei soccorritori. E purtroppo il silenzio di Nicolò, disperso sulla Marmolada mortale. Da allora l’angoscia dei genitori del 22enne di Barbarano Mossano.
Michele Zavatta, la moglie Francesca e la secondogenita Anna attendono ancora, nella loro abitazione di via Conciliazione a Ponte di Mossano notizie sulle ricerche di dispersi della tragedia di domenica. Dopo essere saliti due volte a Canazei, con la speranza di ricevere buone nuove, i genitori di Nicolò hanno raccolto l’invito delle autorità a seguire da casa l’evolversi della situazione. Nel frattempo hanno anche incontrato il sindaco Cristiano Pretto, che ha confermato la telefonata fatta da Nicolò.
«Ha fatto una breve chiamata alla madre Francesca attorno alle 13.20 di domenica scorsa, una ventina di minuti prima di essere inghiottito dalla terribile frana della Marmolada», dice Cristiano Pretto dopo aver fatto visita assieme al parroco don Maurizio Montagna alla famiglia per portare il conforto e la vicinanza del Comune e della Parrocchia. «Una coppia unita, profondamente scossa e sempre in attesa di notizie sulle ricerche dei corpi dei dispersi. Nicolò viene costantemente descritto dai genitori come un ragazzo solare, propositivo, mai arrabbiato e il cui desiderio che ripeteva sempre era quello di diventare un alpinista», spiega il sindaco. 

Intanto si è appreso che il papà di Nicolò ha regalato una foto del figlio al gruppo Facebook “Dolomitici”, di cui il ragazzo faceva parte. L’amministratrice scrive: «il tuo papà Michele ti ha voluto regalare un ritratto d'onore nel gruppo di cui facevi parte con orgoglio. Ventidue anni ed il sogno di un vero alpinismo ti hanno portato sui fianchi della Regina. Non era la vetta la tua destinazione, ma qualcosa di più grande: un corso di sicurezza e salvamento in crepaccio, insieme a Paolo Dani. Ti dobbiamo un favore, quello di ricordarti così, risoluto nella tua vocazione tra queste rocce, ora felice per sempre».

Restano stabili, intanto, all’ospedale Santa Chiara di Trento le condizioni di Riccardo Franchin, 27 anni, di Ponte di Barbarano, salvatosi miracolosamente essendo in una posizione più esterna. «Sono in costante contatto con i genitori Mario e Paola che si stanno alternando nel fargli visita, non si sa ancora quando potrà essere trasferito vicino a casa- prosegue il primo cittadino-in paese tutti mi chiedono sue notizie col grande desiderio di riaccoglierlo quanto prima».
 

Dennis Dellai e Felice Busato

Suggerimenti