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Il caso

Scuola, un gruppo di sindaci: «Green pass per gli alunni o avremo tutti in Dad». Presidi contrari

Foto Ansa
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«Green Pass a scuola per elementari, medie e superiori. Lettera appello sindaci al Governo. Se non si prende un provvedimento urgente, dopo pausa natalizia questo sarà l’amaro dono nella calza della Befana. Avremo tutti in Dad». Lo scrive su Twitter il sindaco dem di Pesaro e presidente dell'Associazione per le autonomie (Ali), Matteo Ricci, pubblicando il link di una sua intervista a Repubblica.

 

«Con il Green Pass nelle scuole, prevedendo come per le altre categorie vaccino o tampone, preserveremmo la scuola in presenza e con essa un diritto costituzionale, quello dello studio e dell’istruzione. Se non agiamo subito introducendo il Green Pass rischiamo di ritrovarci con le scuole chiuse a breve, con la didattica a distanza indistintamente per tutti i ragazzi». È l’appello del presidente di Ali-Autonomie Locali Italiane, Matteo Ricci, e sottoscritto anche dai colleghi Gualtieri, Sala, Manfredi, Lepore, Nardella. «Chiediamo al Governo - scrive Ricci, nella lettera sottoscritta da numerosi colleghi - di introdurre subito il Green Pass anche nelle scuole per salvare la didattica in presenza. C’è il rischio concreto, visto l’aumento dei contagi, che da gennaio tutte le scuole italiane vadano in Dad. Non possiamo permetterlo. È nostro dovere tutelare sia il diritto al lavoro che il diritto all’istruzione». Secondo i sindaci, senza un intervento immediato si rischiano «le gravi conseguenze - sanitarie, sociali, lavorative, economiche e psicologiche - che abbiamo già conosciuto in passato». «I sindaci - conclude la lettera - credono fortemente che questa sia l’unica strada da percorrere per il futuro della scuola e dei nostri ragazzi».

 

PRESIDI CONTRARI. La replica dei presidi non si è fatta attendere. «Comprendiamo la preoccupazione di chi si trova a dover fronteggiare la quarta ondata che sta investendo in modo particolare la fascia più giovane della popolazione. D’altra parte la scuola necessita di una estrema e doverosa gradualità nell’introduzione di misure che potrebbero comportare una compressione del diritto all’istruzione, pur se determinate da ragione di salute collettiva», ha detto il presidente dell’associazione presidi (Anp), Antonello Giannelli, in merito alla richiesta di introdurre il Green pass anche per gli studenti.

 

IL SOTTOSEGRETARIO SASSO: «LASCIATE IN PACE GLI STUDENTI». «Irricevibile la proposta di alcuni sindaci, per lo più di sinistra, secondo cui i nostri bambini per potersi recare a scuola in presenza dovrebbero esibire il green pass oppure farsi un tampone ogni 48 ore. Un’idea malsana che non meriterebbe nemmeno un commento se non fosse che vede protagonisti alcuni rappresentanti delle Istituzioni. Secondo questi signori, dunque, un bambino non vaccinato dovrebbe rinunciare alla scuola e rimanere a casa. Ipotesi agghiacciante, da respingere immediatamente e con fermezza. Sono altre le rivendicazioni da portare avanti e me ne faccio promotore insieme agli stessi sindaci: chiedere al ministero della Salute di potenziare i tracciamenti, al generale Figliuolo i rinforzi militari per le strutture sanitarie sul territorio, al MEF e al governo tutto ulteriori 300 milioni di euro per gli impianti di aerazione nelle nostre scuole, dopo i primi 150 stanziati ad aprile. A proposito: Ricci ed i sindaci del PD hanno consentito l’installazione di impianti di aerazione nei propri comuni? Prendano esempio da Regione Marche che su spinta dell’assessore Latini ha operato in tal senso già da tempo ... Ma per favore che nessuno osi solo pensare ad una esclusione del diritto allo studio nelle nostre scuole, ad una discriminazione insopportabile. Lasciate in pace bambini e ragazzi che hanno già sofferto troppi mesi di deprivazione culturale». Lo scrive il sottosegretario all’Istruzione Rossano Sasso (Lega).

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