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«Interdittive,
Dietro c’è
molto lavoro»

Il prefetto Salvatore Mulas
Il prefetto Mulas in un recente incontro con Rosy Bindi (antimafia)
Il prefetto Mulas in un recente incontro con Rosy Bindi (antimafia)
Il prefetto Mulas in un recente incontro con Rosy Bindi (antimafia)
Il prefetto Mulas in un recente incontro con Rosy Bindi (antimafia)

«Non dobbiamo abbassare la guardia,dobbiamo stare molto attenti.Il fatto che non ci siano omicidi, estorsioni, non deve far pensare che non vi sia la presenza di criminalità organizzata. Noi vigiliamo. Mi sono confrontato anche oggi con il comandante dei carabinieri. Stiamo lavorando con la Divisione investigativa antimafia di Padova e con la direzione di strettuale antimafia di Venezia. Stiamo raccogliendo ulteriore documentazione e tra qualche giorno firmeremo nuove interdittive», diceil prefetto Salvatore Mulas interpellato su questi nuovi sequestri del Ros nella nostra provincia. «Questonon significa che Verona devea vere paura. Qui ci sono persone rispettabilissime che svolgono il loro lavoro e che guadagnano. Noi dobbiamo fare in modo che il guadagno del lavoro resti in questa città». L’interdittiva prefettizia antimafia è una misura preventiva che serve ad evitare che la criminalità venga contrattualmente in contatto con la pubblica amministrazione. E questo si vuole evitare, che aziende in odore di mafia si infiltrino. Dal 2011 al 2015 (aprile) le interdittive firmate dal prefetto Perla Stancari erano state sette e quattro di loro avevano bloccato centomilioni di euro di finanziamenti pubblici.Il prefetto Mulasin pochi mesi di lavoro a Verona ha già firmato le interdittive per la Nico. Ferela Gri.ka. Ledue aziende enonsoltanto questedue,erano state oggettodiun’interrogazione parlamentaredelPd cheprendeva spuntodallamaxi-inchiesta sulle infiltrazionimafioseal Nord denominata«Aemilia» (sempre questa),ma anchedaaltreindagini delleprocurediCatanzaro,Reggio CalabriaeBrescia, nelcui ambito sonostati eseguitiarrestidi personeresidenti nellaprovincia diVerona,dove,si leggeva nella rispostadelministero, «hanno trasferitola residenza personaggi congravi precedentipenali». «Loripeto datempo,nelsilenzio generale,purtroppo,dellapolitica edelleistituzionilocali»,diceil deputatoVincenzoD’Arienzo, «ad ognimodo,grazieal lavorodegli inquirentisiconferma la strategia della’ndrangheta:entrare nell'economialegaleper inquinarlae, chissà,governare intericomparti economicisiaper riciclaredenaro siaper orientarne glisviluppi. Peruna provincia comela nostra,economicamente dinamica,sarebbe lamorte, perchélaconcorrenza non sarebbegarantita dallecapacità imprenditorialidiqualcuno,bensì anchedalla lupara.Ancorauna voltarinnovol'invito al ministro Alfanoa convocare quia Verona uncomitatosulla sicurezzacon lui presenteper rispondere autorevolmenteal pericoloche stiamocorrendo. Gli uomini dello Statostanno facendo laloro parte,prefettoMulas intesta, adessotoccaa lui». «Siconfermanole preoccupazioniespresse dalla CommissioneAntimafia nellasua missionea Verona,sui rischidi sottovalutarela presenza mafiosa inquellaprovincia», hadettola presidentedellacommissione antimafiaRosy Bindi. A.V. 

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