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L'INIZIATIVA DE L'ARENA

Savoia, la gelateria
con il cuore
dentro la città

Marco Savoia nella sua gelateria (Marchiori)
Marco Savoia nella sua gelateria (Marchiori)
Marco Savoia nella sua gelateria (Marchiori)
Marco Savoia nella sua gelateria (Marchiori)

C'è Verona dentro alla gelateria Savoia e Savoia dentro Verona. Un binomio inscindibile. Rapporto indissolubile fra la città e la gelateria di via Roma: punto di riferimento per cittadini locali e turisti che affollano il centro. I primi voti dell'iniziativa promossa dal nostro giornale, che ci porterà a scoprire la miglior gelateria di Verona e provincia, sono andati alla Savoia. E non poteva essere altrimenti.

 

La gelateria affonda le radici nella tradizione: era stato Vittorio Bonvicini, con la moglie Luigi Savoia, nel marzo del 1939 ad aprire il negozio. Prima vicino all'orologio, poi, nel 1964, in via Roma dove si trova tutt'ora. Erano stati i nipoti Ennio Savoia e Vittorio Savoia a portarla avanti. Oggi, invece, c'è il figlio di Ennio, Marco. Diploma di ragioneria in tasca, Marco, ha continuato a svolgere quello che ha sempre visto fare sin da bambino. «Quando sono in laboratorio», spiega il titolare, «e chiudo gli occhi vedo ancora mamma e papà lì che lavorano. Da quando avevo quattro anni ho sempre girato fra il negozio e il laboratorio», dice quasi a spiegare che altro nella vita proprio non avrebbe potuto fare. Il mestiere del gelatiere non è di quelli semplici, gli orari sono pesanti: si lavora tutta la settimana dalle 7 alle 13,30 e poi si riprende alle 16 fino a quando non ci sono più clienti. «Il nostro mestiere è la massima espressione della stagionalità, anche se da qualche tempo le stagioni si sono allungate. Prima si lavorava da marzo a ottobre, ora da febbraio fino all'Immacolata».

 

Il Pinguino e la famosa Mattonella - crema, semifreddo all'amaretto e cioccolato - sono i tratti distintivi di una gelateria unica, entrata nel cuore di tutti. «Serve passione per andare avanti, non basta l'aspetto economico», dice il gelatiere che è anche il presidente della categoria a Verona. Il contatto con il pubblico è l'elemento che ogni mattina - anzi, ogni alba - lo fa scendere dal letto pronto per un'altra giornata fra i "soliti" veronesi e i turisti.«Il rapporto fra il cliente abituale e quello di passaggio è 70 a 30. Qui passano persone, anzi ormai amici, quotidianamente. Ma anche certi turisti ciclicamente mi vengono a trovare. Qualche anno fa i turisti erano quasi esclusivamente tedeschi, ora ci sono molti asiatici. Prima solo d'estate, adesso tutto l'anno». Per Savoia c'è un momento di relax che coincide con quello della ricerca.

 

È l'inverno quando gira il mondo per scoprire nuove combinazioni e sapori. Oltre ai prodotti tipici, alla gelateria Savoia, ci sono 24 gusti: due di questi cambiano ogni dodici mesi. «Qualche anno fa sono andato in Bretagna e un amico mi ha fatto assaggiare un sale tipico lacustre. L'ho abbinato al caramello e quel gusto non è più stato tolto». Sul concorso de L'Arena, e sui tagliandi arrivati a suo nome, commenta: «Mi riempie il cuore. Il pubblico è sovrano e questo è un affetto pulito. Ne vado orgoglioso».

Nicolò Vincenzi

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