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SOTTO I RIFLETTORI. Continua la scoperta dei negozi di città e provincia in vista della prossima conclusione del contest

Gelatone, l’idea vincente: «Anche torte e pasticcini»

Paola Calia prepara un cono al Gelatone di via IV novembre FOTO  MARCHIORI
Paola Calia prepara un cono al Gelatone di via IV novembre FOTO MARCHIORI
Paola Calia prepara un cono al Gelatone di via IV novembre FOTO  MARCHIORI
Paola Calia prepara un cono al Gelatone di via IV novembre FOTO MARCHIORI

È gelatiere da oltre quarant'anni e ha portato a Verona la pasticceria gelato. Stiamo parlando di Claudio Anesi, che assieme alla moglie Paola Calia e al socio Giorgio Spagnolo, gestisce Il Gelatone di via IV Novembre e Il Gelatone 2 di via Verdi. Un percorso lungo il suo, fatto di sperimentazione e passione, iniziato nel lontano 1978. «Quarantadue anni fa ho acquisito la gelateria Bonvicini di vicolo Ghiaia ed il vecchio titolare mi ha insegnato il mestiere», spiega con entusiasmo Anesi, «dopo qualche anno mi è venuta però voglia di proporre qualcosa di diverso dalla gelateria tradizionale. Ho deciso dunque di portare la pasticceria dentro la gelateria e nel 1985 ho aperto il primo punto vendita di via IV Novembre introducendo un gelato diverso, ma soprattutto torte e pasticcini freddi che all'epoca non si trovavano a Verona. Io e mia moglie gestivamo entrambe le gelaterie proponendo prodotti diversi, nel locale di Borgo Trento il gelato era più ricco e meno freddo rispetto a quello “antico” che vendevamo in vicolo Ghiaia», racconta il titolare ripercorrendo il suo passato.

«Nel 2000 abbiamo deciso di cedere la gelateria Bonvicini e abbiamo avuto delle esperienze all'estero. Ho avviato alcuni locali per conto terzi in Polonia e negli Stati Uniti d’America, ho insegnato la mia tecnica e sono rientrato in Italia. Nel 2001 Giorgio Spagnolo è entrato in società e abbiamo così aperto il secondo punto vendita di via Verdi nel quartiere di Borgo Santa Croce». Il personale di entrambe le attività è sempre lo stesso e ogni locale ha il suo laboratorio. «Non volevo che il gelato viaggiasse su furgoncini, i nostri sono prodotti freschi che realizziamo ogni mattina sul posto», continua Anesi, che ha ideato personalmente la sua ricetta artigianale, “non usiamo basi di nessun genere e utilizziamo solo frutta fresca. Abbiamo anche una piccola selezione di gelato alla soia per gli intolleranti al latte».

La specialità del Gelatone rimane però la pasticceria gelato. La scelta è davvero tanta tra torte e pasticcini. «Abbiamo ideato moltissime torte nel corso di questi 42 anni di lavoro», dice con orgoglio il titolare. Qualche esempio? «La torta più richiesta al momento è quella con la crema all’arancia e il croccante di mandorle che produciamo noi con il nostro piccolo forno. Poi abbiamo la torta Sacher gelato, quella al cioccolato con il riso soffiato o ancora le meringate con fragoline di bosco o goccioline di cioccolato. Poi bicchierini dessert, pasticcini, insomma la varietà è immensa, tutto prodotto giornalmente». La passione e l’impegno dei titolari è ripagata dall'affetto dei clienti che portano ogni giorno una marea di tagliandini nei punti vendita. “Inizialmente non volevamo nemmeno partecipare, ma la clientela ha talmente insistito che abbiamo deciso di entrare in gioco, l’iniziativa de L’Arena è valida perché può aiutare la categoria in un momento difficile considerata la recente chiusura dovuta al coronavirus. Ricevere l’affetto delle persone è una grande soddisfazione». •

Ludovica Purgato

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