<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
A Vinitaly e Opera Wine

Carpineto vola
in Cina e Sud Corea
con i rossi toscani

.
Carpineto vola in Cina e Corea del Sud
Carpineto vola in Cina e Corea del Sud
Carpineto vola in Cina e Corea del Sud
Carpineto vola in Cina e Corea del Sud

Carpineto è al Vinitaly al Pad 7 stand E7-E8 dal 7 al 10 aprile e a Opera Wine la sera del 6 aprile, con grandi rossi di Toscana che sui mercati asiatici tirano la volata al vino fermo: +24% in Cina + 41% in Corea del Sud nel 2018.

 

Se in Asia Orientale l'Italia va al rallenty come registra la sintesi dello Studio dell'Osservatorio di Vinitaly-Nomisma 2019, con una presenza ancora marginale a fronte delle potenzialità e il 6,5% di quota di mercato, ci sono alcuni singoli casi aziendali che pur nel quadro generale di "affaticamento" dovuto soprattutto ad una politica dei dazi sfavorevole, vanno in controtendenza con dati positivi molto soddisfacenti. E' il caso di Carpineto Grandi Vini di Toscana la griffe nata 50 anni fa in Chianti Classico più volte top 100 proprio con un vino Rosso Dop, il Nobile di Montepulciano e che con tutti i grandi rossi in portfolio aziendale tira la volata al vino fermo. + 24% in Cina e + 41% in Corea per il 2018.

 

«Una crescita consistente che riteniamo si confermerà anche per il 2019 dagli indicatori che stiamo già avendo. Nel complesso il 2018 è stato un anno positivo per il marchio Carpineto in molti dei mercati target per l’azienda: in Italia +7%, USA +28%, Brasile 25%, Cina 24% e Corea 41%». E' Antonio Michael Zaccheo, giovane generazione della Carpineto e responsabile estero per l'azienda leader sul mercato estero a sottolineare l'importanza crescente sul mercato asiatico dei vini a denominazione. «Siamo stati i primi, più di 20 anni fa addirittura, a esportare Il Nobile di Montepulciano in Asia posizionandolo ad un livello alto. Un vino signature per l'azienda. Il gradimento sempre più forte che riscontriamo con il Nobile s'inserisce in una trend ormai sempre più netto che vede sui mercati asiatici, ma ovviamente non solo, un successo sempre maggiore per i vini a denominazione, i vitigni autoctoni. Per quanto riguarda infatti il mercato statunitense, da sempre per Carpineto un mercato target di primissimo piano, quest'anno con il Nobile si è registrata una crescita del 79%, con il Chianti Classico del 74% e con il Brunello del 42%».