<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Un’intesa per il futuro «Ora più infrastrutture»

Un momento degli incontri tra i due Capi di Stato a Roma
Un momento degli incontri tra i due Capi di Stato a Roma
Un momento degli incontri tra i due Capi di Stato a Roma
Un momento degli incontri tra i due Capi di Stato a Roma

Un intenso lavoro diplomatico durato poco più di 12 mesi, che ha portato in tempi record alla firma del primo gemellaggio tra una città cinese ed una italiana. L’iter era stato avviato il 19 gennaio del 2018, a Venezia, quando il sindaco Sboarina, in all’inaugurazione dell’anno UE-Cina del Turismo 2018, aveva ricevuto una prima bozza di gemellaggio. Erano seguiti il 22 marzo l’approvazione dell’accordo del Consiglio comunale di Verona e il 12 giugno, a Roma, l’incontro con il capo politico Yu Qun, organizzato dal coordinatore nazionale del Forum culturale Italia-Cina Francesco Rutelli. Il 30 agosto il ministro Zheng Xuan, incaricata d’Affari dell’Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese in Italia, aveva incontrato a Verona il sindaco per confermare la volontà del governo cinese di arrivare alla firma. «L’anno del turismo tra Italia e Cina sarà per noi il primo tassello del gemellaggio», dice il sindaco Boarina, precisando che «ci metteremo al lavoro affinchè Verona abbia le carte in regola per attrarre quei flussi turistici che l’anniversario metterà in moto, potenziando i collegamenti aeroportuali e viari e creando pacchetti culturali ed enogastronomici, anche tramite la presenza di Vinitaly in Cina. Ho incontrato il vicepresidente del National Centre for the Performing Arts di Beijing, la signora Zhu Jing, che si occupa di promozione della musica, molto interessata a Fondazione Arena».