Dal 1920 ad oggi la tradizione continua. Nel lontano 1920, il Bepi, armato di passione, buona volontà e spirito, decise, dopo un’attenta analisi delle colline circostanti e soprattutto nei paesi limitrofi , di aprire un’osteria. La parola osteria però non rispecchia tutto quello che fu davvero per i cittadini di Marano: era luogo di scambio di idee, di racconti , di tradizioni, di sapori, di comunione e di convivialità. La testimonianza dell’importanza che questo luogo ricoprì è da ricercarsi nelle ultime tre cifre del numero telefonico: 001. Ciò evidenzia come divenne il primo posto pubblico telefonico, ancor prima del Municipio dello stesso paese. Mentre il nome e la fama dell’osteria aumentava, anche la famiglia cresceva, da Bepi si passò al figlio Rinaldo, conosciuto da tutti come Aldo, una vera e propria istituzione del Paese che portò avanti l’attività attraverso i faticosi anni 30 e 40 nonostante le fatiche del tempo di Guerra. Con gli Anni Cinquanta però arrivò una calda notizia: il 24 ottobre del 1951 Aldo sposò Rita, da cui nacquero poi quattro maschietti . La coppia divenne il cuore dell’Osteria. Rita infatti divenne una delle colonne portanti del luogo con la sua passione e maestria nel cucinare i piatti con i quali era cresciuta. Nonostante il passare del tempo Aldo e Rita rimasero sempre in quei luoghi dove nacquero e dove decisero di crescere la famiglia, così come l’Osteria mantenne la sua tradizione nonostante il sopraggiungere dei tempi moderni.
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