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VOGLIA DI NORMALITÀ.

Il pallone ha il cuore... d’oro. E dilaga la rotolo-challenge

Santhos Corazza palleggia in salotto... rotolo ai piedi
Santhos Corazza palleggia in salotto... rotolo ai piedi
Santhos Corazza palleggia in salotto... rotolo ai piedi
Santhos Corazza palleggia in salotto... rotolo ai piedi

Il cuore grande del calcio dilettantistico veronese. Tutti uniti sotto la stessa maglia, con l’impegno di fare fronte comune contro l’emergenza Covid 19. Anche la trasmissione di Telearena «Road to Pallone d’oro» si è giustamente inserita nella scia, raggruppando tutte quelle iniziative e tutti quei gesti nobili di chi, attraverso un pallone, sta cercando di superare questo momento così delicato. I gesti concreti del resto stanno arrivando praticamente da ogni parte.

 

Fra gli esempi il calcio Caldiero Terme di Serie D, che ha deciso insieme al comune di Caldiero e ad altre realtà dell’Est Veronese di avviare una raccolta fondi a favore dell’Ulls 9 scaligera. Virtuoso anche il Valgatara in Eccellenza, che invece ha interamente devoluto le multe raccolte durante la stagione all’Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona, invitando anche i propri supporter a imitarli.

 

In tv, a tal proposito, i messaggi toccanti del presidente del Caldiero Filippo Berti e dell’allenatore del Valgatara Jodi Ferrari, abili a spendersi per le rispettive iniziative. Due campioni di solidarietà che, nel proprio piccolo, in molti stanno provando ad imitare, anche sulla scorta di «AiutiAmo Verona», la raccolta lanciata da L’Arena e, più in generale, da tutto il gruppo Athesis, cui ha dato la propria adesione pure il Verona di Maurizio Setti.

 

Dal Sommacustoza08 di Seconda Categoria, che ha deciso di autotassarsi per sostenere la lotta, fino al Bussolengo, in testa il presidente Emilio Montresor, che invece ha riconvertito la produzione della propria azienda, la Mef Srl. Dalla realizzazione di materassi a quella di mascherine sanitarie, in distribuzione proprio in questi giorni. Un esempio fortunatamente non isolato.

 

Ve lo ricordate il vincitore dell’ultima edizione del Pallone d’oro Michele Porcelli, attaccante ora in forza all’Ambrosiana? Bene, il nostro Pallone d’oro settimanale lo abbiamo idealmente consegnato a nonno Luciano Renoffio. Un’autentica forza della natura, capace in tempi brevissimi di passare dal taglio dei tessuti a quello di mascherine e grembiuli sanitari. Il luogo del miracolo la sua Castelnuovo del Garda e la sua azienda Taglio Renoffio, grazie anche alla preziosa collaborazione della ditta Vestinvoga di Valeggio sul Mincio.

 

Nonno Luciano è indaffarato nell’ottenimento certificazione e documentazione idonea per avviare una commercializzazione già pronta a soddisfare le 30.000 unità giornaliere. Un gesto da primo della classe, lo stesso gradino del nipote pochi mesi fa. Come nelle challenge dei dilettanti sui social. «Road to Pallone d’oro» ha tentato di distrarsi con loro, apprezzandone la fantasia.

 

Da chi si è inventato un cortometraggio palleggiando la carta igienica come l’attaccante dell’Oppeano Santhos Corazza - come Leonardo Montanari, in corsa per il Pallone di bronzo - a chi invece ha utilizzato stoviglie e ferro da stiro per improvvisati dj set a ritmo di musica da discoteca. Vedere per credere la performance su instagram dell’ex giocatore del Legnago Matteo Manganotti. Piccoli svaghi in attesa di ritornare alla realtà, col calcio dilettantistico veronese in prima linea anche nell’emergenza. •

Alessio Faccincani

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