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LA GAFFE

«Che brutto stop! Kevin,
scusami. Sei un campione»

Marco Nizzetto, della Belfiorese, in azione
Marco Nizzetto, della Belfiorese, in azione
Marco Nizzetto, della Belfiorese, in azione
Marco Nizzetto, della Belfiorese, in azione

«La prima volta che l’ho visto stoppare un pallone ho detto al mio compagno di squadra: ma lui gioca con noi?». Ride di gusto Marco Nizzetto, terzino della Belfiorese, nel ricordare un aneddoto ai tempi del Cerea in serie D. Il giocatore che faticava a controllare palla era un certo Kevin Lasagna, ora titolare inamovibile dell’Udinese e attaccante dell’Italia di Mancini. «Siamo nel 2013 e a gennaio lascio le giovanili del Verona per approdare nel club della Bassa veronese e il mio primo ricordo è legato a Kevin. Mi sbagliai completamente sul suo conto, vista la carriera che ha fatto. No, non l’ho più sentito. O meglio qualche anno dopo a Carpi lui sfidava l’Entella dove gioca mio fratello Luca, che ancor oggi è il capitano della squadra, e prima della partita mi chiamarono al telefono per ricordare i tempi passati. Lo ammetto, vorrei tanto aver fatto io l’approdo nei professionisti, ma se così non è stato un motivo c’è», sorride Marco, impiegato in una ditta di Mozzecane che opera nel commercio del ferro. Alla sera, prima dello stop forzato, per tre volte alla settimana gli allenamenti a Belfiore. «Chissà se torneremo in campo per finire il campionato. Per carità, il calcio è l’ultimo dei pensieri, prima la salute, ma è anche chiaro che qualcosa si dovrà pur fare. La vedo difficile comunque. Sì, magari mi sbaglio come con il giudizio su Lasagna», continua Nizzetto, nell’ultima stagione sempre in Eccellenza ma con la casacca del Garda. «Mi sono avvicinato a casa, abito a San Giovanni Lupatoto, ma soprattutto ho ritrovato un compagno di mille partite con la maglia granata del Cerea come Barnaba. Senza dimenticare che la società è davvero unica. Il direttore sportivo Mirko Cucchetto mi ha cercato l’estate scorsa. Il nostro obiettivo era la salvezza e la classifica attuale ci premia. Se non si dovesse più riprendere l’attività agonistica penso dovrebbero far fede, per promozioni e retrocessioni, le posizioni conseguite prima del blocco dei campionati. Chiaro per molti diventerà difficile accettare una simile decisione, ma non vedo molte alternative. La speranza è quella di ripartire e lasciare al campo i verdetti finali. Rimborsi spesa? Mi sembra giusto non erogarli per il periodo d’inattività sportiva», continua Nizzetto, tifoso dell’Inter e grande estimatore di Maicon. Ma il suo idolo è Stefano Garzon, ex capitano del Verona. «Persona dalla grande umiltà che ha fatto bene nel calcio ed ha saputo costruirsi un percorso extracalcistico: ora è preside di una scuola a Verona», conclude Nizzetto non prima di elogiare l’iniziativa del Pallone d’Oro. «Premesso che non raccolgo i tagliandi perché leggo L’Arena sul tablet, ritengo sia un concorso che dà lustro al mondo del calcio dilettantistico. Un consiglio? Abbinare alla raccolta punti la votazione parallelo di addetti ai lavori». •

Stefano Joppi