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Talk show sui numeri del settore

Marmomac: «L'Italia vince in qualità
ma combatte contro la burocrazia»

Talk show sui numeri del settore
Talk show a Casa Athesis a Marmomac
Talk show a Casa Athesis a Marmomac
Talk show sui numeri del marmo (parte 1)

Dopo il forum sulle start up, che si è svolto questa mattina, Casa Athesis ha ospitato nel pomeriggio a Marmomac un nuovo incontro sui numeri, bilanci ed export.

 

«L’economia del marmo - Nuove sfide sui mercati» è infatti il talk show, condotto da Paolo Dal Ben, trasmesso in diretta sul nostro sito.

 

Sono intervenuti il presidente onorario di Confindustria Marmomacchine Flavio Marabelli, il presidente del Centro Servizi Marmo Filiberto Semenzin e l’imprenditrice Elena Pellegrini della Pellegrini Meccanica e Francesco Antolini, presidente sezione Marmo di Confindustria Verona.

 

INNOVAZIONE E QUALITA'. «Il marmo è un settore di nicchia ma con numeri davvero notevoli. Ci sono eccellenze uniche in Italia, ma negli ultimi anni il Paese ha dovuto confrontarsi con una concorrenza fortissima a livello internazionale», spiega Marabelli.

I punti forza del marmo italiano? «Su certi lavori di prestigio, ancora fortunatamente, non ci sono dubbi: chi vuole un lavoro di massimo livello si affida a fornitori e lavoratori italiani. Se vogliamo essere vincenti dobbiamo proporre prodotti nuovi e di grande qualità», prosegue Marabelli.

 

BUROCRAZIA. Per Elena Pellegrini è stato «necessario negli ultimi anni evolversi, sia nell'organizzazione esterna che interna, fondamentale è stato l'occhio sull'innovazione e, purtroppo, anche sulla concorrenza. Abbiamo dovuto affrontare situazioni di concorrenza spietata e non sempre corretta. Ci sono Paesi che si sono affacciati sul mercato recentemente, ma che in pochi anni hanno imparato a proporre prodotti di buona qualità: noi italiani abbiamo, però, lo svantaggio di  essere obbligati a  lavorare e a combattere anche contro le nostre stesse burocrazie. Problema che nessuno vuole affrontare».

 

FARE SISTEMA: «Solo facendo sistema possiamo vincere le nuove sfide», sottolinano Semenzin e Antolini, «dobbiamo smetterla di farci la guerra tra noi veronesi e unire le forze contro la concorrenza internazionale».

Cosa fare per essere più competitivi? «Dovremmo puntare di più al marketing e al branding, il marmo è marmo, ma va valorizzato meglio il marchio dell'azienda e magari dovremmo unirci più spesso in iniziative collettive come, ad esempio, con la recente campagna della pietra naturale», afferma Antolini. «Se ci mettessimo insieme potremmo davvero fare un cartello importante, soprattutto considerando che la maggioranza dei nostri clienti viene dall'estero», conclude la Pellegrini.

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