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IL FOCUS

Le aziende cercano soprattutto qualifiche medio-alte

Cambiano i modelli d'impresa. La carriera e il posto fisso non corrispondono più all'andamento progressivo delle qualifiche

Se la propensione ad assumere da parte delle aziende delle tre province considerate (Verona, Vicenza e Brescia) è molto alta, un altro dato che risulta contrastare con la narrazione di un progressivo depauperamento del mercato del lavoro è quello che riguarda le qualifiche maggiormente richieste.

Da questo punto di vista le qualifiche cercate dalle aziende sono soprattutto medio – alte (60,2%), con prevalenza nel Bresciano, dove questa percentuale si innalza al 63,4%. È molto probabile che questa pressione verso il profilo medio alto, che si manifesta soprattutto nei servizi (65,3%) e nell’industria (60%), abbia non uno, ma due fattori esplicativi: la velocità dei processi innovativi da governare e le anagrafiche dei lavoratori attuali che volgono verso le coorti demografiche più anziane sopra i 45 e soprattutto sopra i 55 anni. Questa tendenza fa prefigurare un vero e proprio cambiamento nei modelli d’impresa, nei quali la carriera e il posto fisso non corrispondono più all’andamento progressivo delle qualifiche, per età e per fedeltà. È ben più forte l’istanza di sostituzione sia anagrafica che delle caratteristiche delle potenzialità professionali. L’altro elemento che si può dedurre dalle risposte al sondaggio è che è in atto un processo di industrializzazione dei servizi, con un alto coefficiente tecnologico, che solleva uno storico diaframma tra lavoro intellettuale e lavoro manifatturiero. Lo si capisce anche da un’altra parte dell’indagine nella quale le competenze più ricercate sono quelle trasversali o soft, più gettonate di quelle specialistiche, soprattutto nelle imprese di maggiore dimensione. Questo è un indizio incontrovertibile che nel nuovo modello d’impresa le funzioni di comunicazione, di coordinamento e di interazione creativa sono più importanti della specializzazione, che viene sempre più assolta dalle macchine e dalle tecnologie intelligenti. Rispetto alla caratterizzazione dei territori non è casuale il fatto che il digitale nel Vicentino sia appetito tre volte più che nel Veronese, dove però si cercano i conoscitori di lingue straniere. •. © RIPRODUZIONE RISERVATA