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La Gdf di Seveso ha eseguito un decreto di sequestro preventivo per un valore di oltre 3 milioni di euro, equivalenti ai profitti illeciti conseguiti da vari soggetti coinvolti nell' acquisizione, da parte del comune di Varedo (Monza e Brianza), di Villa Bagatti Valsecchi, un complesso immobiliare di fine ottocento noto anche per essere stato uno dei quattro padiglioni lombardi "fuori Expo" allestiti in occasione della manifestazione. L'operazione denominata "Villa Munda", condotta dalle Fiamme Gialle di Seveso, ha consentito di svelare l'accordo illecito stretto tra la parte privata venditrice (una società con sede a Milano) ed un consigliere comunale del Comune di Varedo (architetto di professione), i quali risultano aver sovrastimato del doppio il valore dell'immobile grazie alla perizia di un professionista compiacente. Secondo le indagini l'amministratore pubblico ha operato in conflitto di interessi nel duplice ruolo di consigliere comunale e presidente della Commissione Risorse Territoriale, e di consulente incaricato dalla società privata aspirante venditrice del compendio immobiliare

Corruzione Milano: operazione Villa Munda, ex padiglione Expo

La Gdf di Seveso ha eseguito un decreto di sequestro preventivo per un valore di oltre 3 milioni di euro, equivalenti ai profitti illeciti conseguiti da vari soggetti coinvolti nell' acquisizione, da parte del comune di Varedo (Monza e Brianza), di Villa Bagatti Valsecchi, un complesso immobiliare di fine ottocento noto anche per essere stato uno dei quattro padiglioni lombardi "fuori Expo" allestiti in occasione della manifestazione. L'operazione denominata "Villa Munda", condotta dalle Fiamme Gialle di Seveso, ha consentito di svelare l'accordo illecito stretto tra la parte privata venditrice (una società con sede a Milano) ed un consigliere comunale del Comune di Varedo (architetto di professione), i quali risultano aver sovrastimato del doppio il valore dell'immobile grazie alla perizia di un professionista compiacente. Secondo le indagini l'amministratore pubblico ha operato in conflitto di interessi nel duplice ruolo di consigliere comunale e presidente della Commissione Risorse Territoriale, e di consulente incaricato dalla società privata aspirante venditrice del compendio immobiliare