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Turisti pazzi per la panchina dell'amore

LA SCULTURA. S'inaugura oggi la nuova installazione artistica pensata e donata alla città da due artisti e designer friulani. Si chiama «Forever Love» è in acciaio e legno  e con un cuore come bracciolo antibivacco
La panchina dell'amore all'inizio di via Mazzini FOTO MARCHIORI
La panchina dell'amore all'inizio di via Mazzini FOTO MARCHIORI
La panchina dell'amore all'inizio di via Mazzini FOTO MARCHIORI
La panchina dell'amore all'inizio di via Mazzini FOTO MARCHIORI

Si chiama «Forever Love» ma è già stata battezzata la «Panchina dell'amore». Da ieri mattina, troneggia all'inizio di via Mazzini e mentre ancora gli operai la stavano fissando al terreno, già le coppie di turisti innamorati scattavano foto, chi a cavalcioni, chi all'interno del cuore disegnato dalle iniziali di Giulietta e Romeo.
Insomma, una attrazione destinata a riscuotere lo stesso successo della statua o del balcone dell'eroina scespiriana. La panchina, realizzata in acciaio corten trattato e legno, larga quattro metri e alta 2,30, ha anche il bracciolo dell'amore: quel divisorio sulla seduta «antibivacco», voluta dal sindaco-sceriffo Tosi non appena insediato, qui ha infatti una sua versione «romantica» a forma di cuore.
L'installazione, che ha già cominciato a far discutere i veronesi (qualcuno ha malignato «La par rusena»), sarà inaugurata oggi dal sindaco ed è stata pensata e donata alla città dall'Atelier Studio Borella di Manzano (Udine), dove si narra che si sia svolta la tragedia da cui Shakespeare trasse l'ispirazione. Gli scultori Stefano e Francesco Borella, subito dopo l'installazione, si fermano ad osservare le reazioni della gente e dicono: «È l'inizio di un percorso che vuole unire più città nel mondo. Crediamo che anche la collocazione, scelta dall'amministrazione con il via libera della Soprintendenza, sia azzeccata».
Lo pensano anche i turisti che scattano così  foto ricordo con sullo sfondo l'Arena. Come Andre e Kadrin, coppia di giovani estoni in città per l'anniversario di nozze che dicono: «La panchina dell'amore? E dove, se non qui?».G.COZ.