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Le nuove misure

Draghi: «Dal 26 aprile torna la zona gialla». Ristoranti anche di sera ma solo all'aperto; palestre da giugno. Resta il coprifuoco

Draghi conferenza stampa 16 aprile 2021

Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, e il ministro della Salute, Roberto Speranza, illustrano le nuove misure del governo per le riaperture. 

 

LA DIRETTA

 

TORNA LA ZONA GIALLA. Il governo sulle aperture oggi ha preso «un rischio ragionato, un rischio fondato sui dati che sono in miglioramento». Lo dice il premier Mario Draghi confermando che la cabina di regia «anticipa al 26 di questo mese l’introduzione della zona gialla, ma con un cambiamento rispetto al passato, nel senso che si dà precedenza all’attività all’aperto, anche la ristorazione a pranzo a cena e alle scuole tutte, che riaprono completamente in presenza nelle zone gialla e arancione mentre in rosso vi sono modalità che suddividono in parte in presenza e in parte a distanza».

 

ALL'APERTO MENO RISCHI. «Il principio che utilizzeremo in questa fase caratterizzata dalla gradualità si basa su dato: nei luoghi all’aperto riscontriamo una difficoltà significativa nella diffusione del contagio». Lo ha detto il ministro alla Salute Roberto Speranza in conferenza stampa. «Applicheremo questo principio nell’ambito della ristorazione e non. Auspico che il quadro epidemiologico migliorerà per programmare ulteriori aperture per le attività che non si svolgono all’aperto».

 

SPOSTAMENTI TRA REGIONI. «Gli spostamenti saranno consentiti tra regioni gialle e con un pass tra regioni di colori diversi», ha annunciato il premier.

 

ROAD MAP RIAPERTURE. «Dal 15 maggio riapriranno le piscine all'aperto, dal 1° giugno le attività legate alle palestre, dal 1° luglio gli eventi fieristici». Queste le date snocciolate dal ministro della Salute Roberto Speranza durante la conferenza stampa con il presidente del Consiglio Mario Draghi. «Questa è una road map che abbiamo definito al momento e che si basa sul presupposto di un aumento delle vaccinazioni - ha detto Speranza -. Non sarebbe corretto e onesto indicare un giorno X in cui riaprire, ma la campagna vaccinale è lo scudo che va rafforzato e che più è forte più ci consente di riaprire. Arriverà molto presto un giorno in cui avremo tante dosi a disposizione e in cui dovremo se mai convincere parte dei cittadini a vaccinarsi e quello farà a un certo punto la differenza».

 

APERTURE SONO UNA RISPOSTA AL DISAGIO. «Queste aperture sono una risposta al disagio di categorie e giovani e portano  maggiore serenità nel Paese, pongono le basi per la ripartenza dell’economia. Mi aspetto che avremo un rimbalzo molto forte nei prossimi mesi e poi dovremo attestarci su un sentiero di crescita. Il rimbalzo è certo, non è sicuro esattamente quanto forte sarà. Ma dobbiamo lavorare sulla sfida di assicurare che dopo la ripresa dei prossimi mesi continueremo a crescere e tenere alto il livello dell’occupazione, dopo tantissimi anni in cui purtroppo la situazione è stata diversa», le parole di Draghi.

 

COPRIFUOCO ALLE 22. Il ministro Speranza ha confermato che «in questa fase il coprifuoco rimane, poi si valuterà di settimana in settimana in base all'andamento della curva epidemiologica»

 

CAMPAGNA VACCINALE. «La campagna di vaccinazione va bene, con tante sorprese positive e qualcuna negativa e questo è stato fondamentale per prendere le decisioni» sulle riaperture, ha detto Draghi.

 

È LA CRESCIA IL CRITERIO PER USCIRE DAL DEBITO. Con il Def e lo scostamento si fa «una scommessa sul debito buono». Lo dice il premier Mario Draghi. «Franco ha enunciato il Def e l’entità dello scostamento, 40 miliardi. Non merita attenzione solo la cifra ma il percorso di rientro dal deficit, che è poco meno del 12%, solo nel 2025 si vedrà il 3%. Questa è una scommessa sulla crescita: se la crescita sarà quello che ci attendiamo da tutti questi provvedimenti, dal piano di investimento, dal Pnrr, dalle riforme, pensiamo che non servirà una manovra correttiva negli anni a venire. Il processo si traduce in un’uscita dal debito per effetto della crescita».

«Il punto è riuscire a produrre la crescita, quello è il criterio per uscire dall’ alto debito, il rapporto debito/pil giudicato con gli occhi di ieri sarebbe molto preoccupante ma gli occhi di oggi sono molto diversi. Nessuno nelle conversazioni fatte ha posto eventualità del ritorno alle regole come erano, è una discussione complessa che durerà tutto il prossimo anno, gli altri paesi sono in condizioni non dissimili, c’è un impegno serio verso una decrescita del rapporto debito/pil senza compromettere la crescita dei paesi».

 

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Secondo quanto si apprende da fonti di governo al termine della cabina di regia a Palazzo Chigi, dal 26 aprile dovrebbero tornare le zone gialle, con un "giallo rafforzato" e l'apertura di tutte le attività di ristorazione, sport e spettacolo nelle aree a basso contagio da Covid, ma solo all'aperto

E sempre dal 26 aprile dovrebbero riaprire i ristoranti anche la sera, ma solo all'aperto.

In questa stessa data, dovrebbero riaprire in presenza tutte le scuole, anche le superiori, tranne che nelle zone rosse, si apprende sempre da fonti di governo. Dovrebbero tornare in presenza anche le università. Dovrebbe restare il coprifuoco alle 22, nella fase delle nuove aperture.

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