Domenica 21 dicembre - L'anno nero di Arvedi

Era cominciato proprio male l'anno per Piero Arvedi, il settantanovenne patron del Verona Hellas. E si è concluso peggio. A fine 2007 aveva cercato di vendere la storica società calcistica, che allora navigava nei bassifondi della Serie C, a un gruppo di imprenditori bresciani, di cui era capofila Giovanni Battista Lancini. Solo che a casa, nella storica magione di famiglia a Cavalcaselle, alla vigilia di Natale, gli erano stati recapitati dentro una valigia cinque milioni di euro falsi. Se ne accorge e sporge denuncia ai carabinieri di Peschiera.  Ne dà notizia lui stesso a fine febbraio nel corso della conferenza stampa per la presentazione del nuovo allenatore, lo stesso giorno in cui Lancini contrattacca e denuncia il conte Arvedi per diffamazione e calunnia. Due settimane dopo, però, Lancini viene arrestato con altre sei persone per 11 episodi di truffa. Con documenti falsi si facevano dare da notai le procure per vendere case non di loro proprietà. A fine campionato l'Hellas evita la retrocessione all'ultimissimo minuto dello spareggio salvezza. Arvedi intavola nuove trattative per la vendita dell'Hellas. Quando l'accordo è raggiunto e restano da definire gli ultimi dettagli, ritornando in auto da Cesena, domenica 21 dicembre, la sua auto, ferma sulla corsia di emergenza dopo che è rimasta senza carburante, viene centrata in pieno dalla vettura di un polacco. Arvedi riporta gravissime ferite, per le quali è ricoverato in prognosi riservatissima prima al Poma di Mantova e poi a Borgo Trento.