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Televisione

Diletta Leotta: «L'Ariston sarà come San Siro o il Bernabeu»

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«L'Ariston sarà il mio stadio. Mi sentirò come a San Siro o al Bernabeu, quello sarà il mio stadio e, per la prima volta, avrò la possibilità di passare da bordo campo direttamente in campo, sperando di poter essere un buon centravanti». Così Diletta Leotta, volto televisivo del calcio prima per Sky poi per Dazn, si prepara a tornare a Sanremo, stavolta tra le "regine" del festival. «In questo caso i calciatori siamo noi donne e scenderemo in campo con il mister Amadeus, che ci guiderà nel modo migliore». Amadeus è interista... «Io sarò imparziale e poi ci sarà Georgina, la compagna di Ronaldo, per assicurare la quota bianconera», che farà rivivere la sfida scudetto. 

 

Il 70° Festival di Sanremo sarà anche una celebrazione della figura femminile in cui Diletta esclude che ci sarà gara ad essere la "prima donna". «Nasceranno amicizie, non ci saranno sfide tra noi. Sono contenta, ci sono tante donne con sfaccettature molto diverse l'una dall'altra. Sono particolarmente felice per la presenza di Antonella Clerici che mi ha dato un sacco di consigli e mi ha fatto da Cicerone a Sanremo, un palco che conosce molto bene».

E poi c'è Rula Jebreal, che arriva dopo tante polemiche. «È una donna forte e coraggiosa. Sono molto contenta di aprire Sanremo con lei». Diletta, il calcio, la tv e la musica... quale preferisce? «Faccio radio da tre anni e ascolto tantissimo la musica che va in onda in radio. Qui a Sanremo devo essere imparziale, non posso sbilanciarmi troppo».

 

 

Che Diletta sia già la beniamina di questo Festival lo dimostra anche il fatto che tutti la cercano. Finita la conferenza stampa di presentazione del Festival subisce un vero e proprio assalto da giornalisti, fotografi, cineoperatori e addetti ai lavori, magari solo per un selfie. «Volevo mangiare una pizzetta, ma non ce l'ho ancora fatta - dice con ironia - ma tanta attenzione mi inorgoglisce. Non vedo l'ora di cominciare questa avventura, di godere di tutto questo entusiasmo, di farmi trasportare da questa onda bellissima. Sono felice anche perché da oggi posso parlare di questo: finora non l'ho fatto, da ora potrò rispondere a tutti i messaggi che mi sono arrivati in queste settimane».

L'assalto si attenua, c'è il tempo per una pizzetta, un pasticcino, un calice di bollicine. Ora per Diletta scatta la lunga vigilia verso la discesa in campo all'Ariston: la maglia da titolare l'ha già conquistata. Non le resta che aspettare il fischio d'inizio.

 

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