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In vigore dal 26 novembre

Nuova ordinanza in Veneto: stretta su presenze nei negozi, regole per sport e mercati. Ecco cosa cambia

Luca Zaia, 24 novembre 2020

«La nostra percentuale di posti in terapia intensiva per abitante è di gran lunga superata, a prescindere dai 111 posti riconvertibili dei blocchi operatori». Lo ha precisato ai giornalisti il presidente del Veneto, Luca Zaia, commentando le osservazioni del presidente degli Anestesisti Alessandro Vergallo, che ha segnalato in regione 111 posti ricavati da sale operatorie. «I parametri li abbiamo superati - ha aggiunto Zaia - con i posti nelle sale extra operatorie, poi ne abbiamo altri 111 da aggiungere dalle sale operatorie. Non c’è nessun mistero. Viene l’amaro in bocca, capisco che ognuno possa dire la sua opinione, ma non si possono passare tutte le giornate a vedere che qualcuno pensa che sei un lazzarone. Non possiamo andare avanti così. È una questione squisitamente tecnica, noi siamo come San Sebastiano, ma i tecnici sono persone per bene, non si inventano i numeri», ha concluso.

Da giovedì 26 novembre entra in vigore una nuova ordinanza che durerà fino al 4 dicembre (IL TESTO COMPLETO DELL'ORDINANZA - SCARICA)

Introduce misure che guardano al tema degli assembramenti la nuova ordinanza della Regione Veneto contro il contagio da Coronavirus, emessa oggi. «È in linea con la precedente - ha annunciato il presidente Luca Zaia - non siamo in grado di creare allentamenti. Dura fino al 4 dicembre, in tempo per il nuovo Dpcm. Nel frattempo, se potessimo avere un calo dei parametri, potremmo intervenire per un minimo di allentamento soprattutto per le attività che stanno soffrendo. Non aiuta - ha concluso - che sui ristori non ci sia stata data risposta».

 

MASCHERINA. Obbligatoria fuori casa: eccetto chi ha patologie o disabilità, bambini fino ai 6 anni o attività sportiva.  L’abbassamento della mascherina in Veneto per consumare bevande o fumare deve essere «momentaneo», limitato alla consumazione e avvenire alla distanza di un metro, sia da seduti che in piedi.  «Vogliano evitare al massimo - ha commentato il presidente Luca Zaia - di vivere in comunità senza mascherina».

ATTIVITA' SPORTIVE.  Consentita attività motoria e sportiva in parchi pubblici e spazi aperti (no centri storici, lago e montagna) purché garantita distanza di almeno 2 metri, passeggiate possibili ad almeno 1 metro di distanza da altri.

SPESA. Al supermercato una persona per famiglia (a meno che non ci siano minori o persone non autosufficienti). 

MERCATI. Vietati se i sindaci non hanno predisposto specifiche misure e limitazioni. 

ESERCIZI GRANDI E MEDIE DIMENSIONI. Fortemente raccomandato riservare le prime due ore di apertura agli over 65.

BAR E RISTORANTI. Dalle 15 somministrazione cibi e bevande solo a clienti seduti. I ristoranti dovranno assicurare che i menù siano su supporto digitale o con usa e getta cartaceo. Non è permessa nessuna forma di buffet.  Va rispettata inoltre la distanza minima di un metro tra i clienti, e presso ciascun tavolo non potranno esserci più di quattro soggetti non conviventi. La mascherina va usata in ogni spostamento all’interno del locale. Il liquido igienizzante va posto all’entrata, ai tavoli e nei bagni. «Repetita iuvant - ha commentato Zaia - perché abbiamo capito che qualcuno non aveva capito». 

COMMERCIO AL DETTAGLIO. Fino ai 40 metri quadrati di superficie di vendita: un cliente; fino a 250 metri quadrati 1 cliente ogni 20 metri quadrati; sopra i 250 metri quadrati 1 cliente ogni 30 metri quadrati. Nelle code di attesa va rispettata la distanza di un metro. I gestori devono indicare la capienza massima e garantire con strumenti il rispetto dei parametri. In caso di trasgressione viene disposta l'immediata chiusura. 

CONSEGNA A DOMICILIO. Sempre consentita e fortemente raccomandata. 

MEDICI DI MEDICINA GENERALE. Rispetto alla precedente ordinanza inserito accordo con i pediatri. Entrambi diventano ufficiali di sanità pubblica nella gestione dell'emergenza Covid. 

 

«Non è escluso un "ritocco" dell’ordinanza nei prossimi giorni». «Vorrei non dare indicazioni ma  abbiamo segnalazioni di negozi pieni dove non ci si gira, e altri che sono chiusi che ci chiedono perché. Se tutti agissero con buon senso e la mascherina non ne parleremmo tutti i giorni. I giovani denunciano assembramenti nei negozi, poi però si ammassano per lo spritz. Chi protesta ricordi comunque - ha concluso - che queste misure ci hanno permesso di rimanere in area gialla, di non chiudere i confini tra i Comuni e di tenere aperti i negozi».

 

«Per lo sci è doverosa un’intesa di tutto l’arco alpino, altrimenti saremmo gli unici a prendere restrizioni che mettono in difficoltà intere comunità, in un bacino di contagio che è unico per tutti».  «Spero - ha proseguito - che gli accordi siano condivisi. Non poter sciare a Cortina invece che a Klagenfurt o Pramollo non è una bella roba». Zaia ha anche ricordato di aver chiesto la proroga di un anno dei Mondiali di sci di Cortina: «Qualcuno aveva detto - ha aggiunto - che ci sarebbe stato un danno all’economia. E ci troviamo in questa condizioni. Se si faranno, e spero di sì, e ci sarà un’emergenza come questa, saranno a porte chiuse, vedremo di adottare linee guida come è stato fatto per il Giro d’Italia. D’altronde questa è una manifestazione che vive del pubblico, per fortuna avviene all’aperto. Ci sarà un Dpcm vigente, c’è di mezzo la Fisi e il Coni. Però è un peccato perché abbiamo fatto investimenti poderosi, che per fortuna verranno utili alle Olimpiadi».

 

 

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