IL PRIMO MINISTRO

Conte: "Serve cautela
ma ora verso
riapertura graduale"

Il premier Giuseppe Conte

 

Nella riunione con il comitato tecnico-scientifico Giuseppe Conte ha chiesto di preparare modelli per la riapertura graduale delle attività economiche e sociali.

 

“Serve cautela, ma adesso occorre ripartire”

 

 

Su quanto fatto fino ad ora dice: "Ogni decisione è stata presa in scienza e coscienza. Ma verrà il momento, è inevitabile, in cui saremo chiamati a rispondere delle nostre scelte. Non mi sottrarrò, cercando alibi o scorciatoie".

 

È quanto afferma il presidente del Consiglio dei ministri italiano, Giuseppe Conte, in un’intervista rilasciata a L’Osservatore Romano.

 

"Abbiamo agito da subito con senso di responsabilità, mettendo al primo posto la salute dei cittadini, che la Costituzione, all’articolo 32, qualifica come diritto fondamentale. Abbiamo preso decisioni difficili - ha spiegato - seguendo criteri di proporzionalità e adeguatezza sulla base delle indicazioni del comitato tecnico-scientifico. Lo abbiamo fatto fronteggiando un virus di cui si conosceva pochissimo. Persino la comunità scientifica è rimasta spiazzata».

 

«L’Unione Europea deve essere all’altezza del suo ruolo per affrontare la sfida che ha di fronte. Per chi ha veramente a cuore l’Unione europea, per chi crede in un’Europa unita, forte e solidale, all’altezza della sua storia e della sua civiltà, questo è il momento di compiere passi risoluti, sostenendo e promuovendo tutti i mezzi per la ricostruzione e la rinascita».

 

"Se vogliamo preservare la nostra casa comune, è il momento di ragionare come una squadra - ha aggiunto Conte -. Solo così potremo competere, virtuosamente, con gli altri attori globali nell’immane sfida sociale ed economica che seguirà la crisi sanitaria». «Intanto serviva una primissima e immediata risposta a chi ha fame e l’abbiamo data, con un trasferimento di 400 milioni ai Comuni per poter distribuire buoni pasto alle famiglie più bisognose».

 

 

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