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Il provvedimento della Regione

Contagi in serie, scuola nel caos: cambiano le regole per il rientro in classe

Una battaglia continua. In cui l’esercito di docenti, dirigenti scolastici e operatori cerca di districarsi nel labirinto dei protocolli da applicare. Una situazione che sta mettendo a dura prova anche il sistema sanitario e le famiglie. Un far west insomma in cui ognuno cerca di fare la sua parte senza purtroppo riuscire a trovate soluzioni immediate. Ad agevolare comunque la situazione sono arrivati nelle ultime ore i chiarimenti della direzione dell’Ufficio scolastico regionale: spiegazioni che dovrebbero alleggerire il carico degli istituti nella gestione dei contatti con alcune novità importanti, soprattutto per quanto le scuole primarie. 

Nel documento riguardo alla sorveglianza con testing - alle elementari con un positivo si resta in presenza ma si fa sorveglianza con tampone il primo giorno e al quinto - in attesa di t0 (il primo test) i bambini restano a casa in Dad ma il singolo bambino può rientrare a scuola con test negativo senza attendere l’esito del t0 per tutta la classe. Inoltre, non è più prevista la comunicazione del Sisp per rientrare in presenza, ma è sufficiente esibire l’attestazione del tampone che può essere effettuato seguendo le indicazioni del Sisp senza oneri a carico del cittadino nei punti dell’Ulss o dai pediatri, ma sono validi anche i test effettuati, al momento a spese del cittadino, nelle strutture private o nelle farmacie, mentre non sono riconosciuti i test in auto-somministrazione. Con due casi, in attesa di chiarimenti del ministero, si applica sempre la misura della quarantena di 10 giorni. 

Per le scuole superiori in cui è prevista al primo caso di Covid l’autosorveglianza con mascherine Ffp2 per 10 giorni, la scuola segnala al Sisp l’evento per finalità di monitoraggio e le misure sanitarie sono una responsabilità individuale del singolo e della famiglia facendo riferimento al pediatra o medico di base: la scuola non deve attendere nessuna comunicazione dal Sisp o dal singolo studente, ma solo assicurarsi che in aula vengano regolarmente indossate le mascherine Ffp2 per 10 giorni. Il test di auto-sorveglianza è effettuato su base volontaria ed è riservato ai soggetti asintomatici, può essere svolto gratuitamente direttamente dal proprio medico curante, nelle farmacie o nelle strutture private aderenti al protocollo. 

Ma il documento dell’Ufficio scolastico regionale chiarisce anche alcune domande. Come il caso in cui un docente/alunno appena guarito e convivente con familiari ancora positivi possa riprendere le normali attività alla ricezione del proprio tampone negativo: le attività possono riprendere sorvegliando la comparsa di sintomi per cinque giorni e mantenendo la mascherina Ffp2 per 10 giorni dall’ultimo contatto con caso positivo. Chiarisce anche come non sia possibile effettuare test in auto-somministrazione (come quelli fatti a casa) per la sorveglianza con testing o per la fine della quarantena, mentre è possibile rientrare a scuola dopo una quarantena presentando test negativo senza altre certificazioni rilasciate dal Sisp o dal medico curante.

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