Il recente incontro tra azienda e rappresentanze sindacali dell’Arena, del Giornale di Vicenza e del sindacato regionale, ha evidenziato un incomprensibile irrigidimento da parte dell’editore nei confronti di una proposta sindacale tesa a tutelare le professionalità dei colleghi maggiormente utilizzati nel corso degli anni per contratti a tempo determinato.
Il decreto dignità infatti prevede che non si possano superare i due anni di contratto a tempo determinato. La proposta sindacale arrivata dopo aver consultato Fieg e Fnsi tendeva a superare tale limite con un accordo aziendale specifico senza alcun costo a carico dell’azienda. L’accordo prevedeva l’eventuale assunzione a tempo indeterminato soltanto nel momento in cui ci fossero stati nuovi inserimenti in redazione. La risposta aziendale di chiusura, contemporanea alla comunicazione dello stop a nuovi contratti a tempo determinato per la sostituzione delle ferie, segna un inatteso cambiamento di tono nei rapporti sindacali per anni improntati al confronto e alla fattiva ricerca della soluzione dei problemi. Inevitabilmente tale chiusura da parte dell’azienda porterà a conseguenze sull’organizzazione del lavoro proprio in un momento definito di rilancio da parte dell’editore. I CDR