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In tribunale due patteggiano

Colpo a Castelvecchio
Le prime condanne
per i quadri spariti

Castelvecchio, il processo in tribunale (foto Dienne)

Prime condanne al processo per la rapina compiuta a Verona al museo di Castelvecchio la sera del 19 novembre 2015, quando una banda trafugò 17 dipinti che poi furono ritrovati il 6 maggio in Ucraina.

Sul banco degli imputati sei persone, accusate di rapina a mano armata in concorso e sequestro di persona. Nell’udienza preliminare davanti al Gup Luciano Gorra due degli imputati hanno patteggiato la condanna: il bresciano Denis Damaschin a tre anni e 4 mesi e il moldavo Anatolie Burlac junior a un anno e otto mesi. Rito abbreviato per gli altri quattro imputati: la guardia giurata in servizio la sera dalla rapina, Francesco Silvestri, il fratello gemello, Pasquale Silvestri Ricciardi, la compagna moldava Svitlana Tkachuk (che si è presentata in aula con la figlia) e un altro moldavo, Victor Potinga. Le altre persone arrestate lo scorso marzo hanno chiesto di essere processate in Moldavia.

Dopo la requisitoria del pubblico ministero Gennaro Ottaviano, toccherà agli avvocati difensori e a quelli delle parti offese. Si sono costituite parti civili il Comune di Verona (proprietario del museo e dei 17 dipinti), l’addetta alla biglietteria che venne immobilizzata e derubata dai banditi, e Cattolica Assicurazioni, con la quale era stata stipulata una polizza. La prossima udienza è fissata il 7 novembre.

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