«Il 5° Reparto Infrastrutture di Padova ha deciso la chiusura della Sezione Staccata del Genio Militare di Verona. La scelta è inaccettabile perché nega la tradizione militare della città e la sua storica vocazione di ospitalità verso le Forze Armate», a sostenerlo è il deputato del Pd Vincenzo D'Arienzo.
«La Sezione Staccata ha in forza 49 dipendenti (8 militari e 41 civili), ha competenza territoriale sulle infrastrutture militari di Verona e Provincia e svolge con competenza ed efficacia le attività di supporto e consulenza tecnico-amministrativa-giuridica ai Reparti/Comandi/Enti utenti di infrastrutture militari, nonché la gestione infrastrutturale diretta su 362 alloggi demaniali presenti a Verona, mediante la vigilanza infrastrutturale e l’esecuzione di lavori. Per dare un’idea compiuta, dalla Caserma S. Lucia, sede della Sezione Staccata Genio Militare, in corso Porta Palio, si gestisce una delle città italiane a maggior insediamento militare», prosegue D'Arienzo.
Per il deputato, inoltre, «la sede della Sezione Staccata di Verona è fin dal 1798 sede di Uffici di Ingegneri Militari, e pertanto negli ultimi 218 anni ha sempre ospitato Reparti del Genio Militare, da quello francese, a quello austriaco a quello italiano. Lo spostamento comporterebbe una forte penalizzazione per i numerosi Reparti Militari (3 Reggimenti ed il sito SATCOM F 14 - strategico per la Nato nel sud Europa), Enti (Tribunale e Procura Militare, Ce.Ri.Co., Parco Mot. Art., G. e T., Depomuni Monte Bianco, ecc.) di Comandi (COMFOTER, Cedoc, ecc.) e di immobili vari (alloggi demaniali, Poligoni di tiro, magazzini, infrastrutture non attive, Associazioni d’Arma, ecc.) presenti su tutto il territorio comunale e provinciale. Vi sarebbero anche ragioni di convenienza nel mantenere in Verona la Sezione Staccata».
E si domanda: «Perché governare tutto questo da Padova con spostamenti quotidiani? Quanto costerebbe tra trasferimenti e missioni? Le risposte ai bisogni sarebbe immediati ed efficaci come oggi? Ricordo anche l’integrazione nel contesto economico cittadino e provinciale, avvenuto attraverso i compiti assunti nel recente Protocollo stipulato con il Comune di Verona relativamente a cinque caserme cittadine e, quindi, su interventi già progettati e finanziati. Insomma, la scelta di chiudere la Sezione Staccata è sbagliata e deve essere riesaminata. Declassa Verona»
D'Arienzo conclude: «Nel mio impegno ho sempre prefigurato una cittadella militare che si sta sempre più formando, in linea con la tradizione militare di Verona. Eliminare la parte di gestione e progettazione infrastrutturale significa eliminare un pilastro portante. Sono pronto a sollevare il caso in Commissione Difesa della Camera dei Deputati, a tutela degli interessi della città e delle sue eccellenze, tra le quali annovero la Sezione Staccata del Genio Militare»