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VIA CAPPELLO.

Una nuova statua per
sostituire Giulietta «ferita»

Scelto dal sindaco lo sponsor privato che realizzerà una copia dell'originale. I lavori saranno eseguiti  in collaborazione con l'Accademia Cignaroli
Turiste toccano il seno di Giulietta come portafortuna
Turiste toccano il seno di Giulietta come portafortuna
Turiste toccano il seno di Giulietta come portafortuna
Turiste toccano il seno di Giulietta come portafortuna

Niente interventi a spot e riparazioni temporanee per la Giulietta di via Cappello. La statua in bronzo dell'eroina shakespeariana che attira gli innamorati di tutto il mondo sarà duplicata e offerta ai visitatori in perfetta forma e nuova di zecca. E forse inizierà finalmente a far fruttare qualche legittimo introito nelle casse di Palazzo Barbieri.
Grazie a uno sponsor privato, per ora top secret e selezionato dal primo cittadino tra una serie di candidati, il via vai di oltre due milioni di italiani e stranieri che ogni anno si riversano nel cortile della casa di Giulietta per sfiorare il seno della giovane Capuleti, già entro l'estate potrebbero trovare una nuova riproduzione ad accoglierli. La statua che tanto ha fatto parlare di sé nei mesi scorsi per le fenditure affiorate in alcune parti, e in particolare sulla fortunata mammella, sarà invece spostata in un percorso museale, con tutta probabilità lo stesso che trasferirà l'accesso alla Casa da via Cappello al Teatro Nuovo in piazzetta Navona, rendendo a pagamento la visita al cortile.
«Siamo molto soddisfatti della sponsorizzazione per la nuova fusione», commenta l'assessore all'edilizia monumentale Stefano Casali. «I lavori verranno eseguiti in collaborazione con la Cignaroli». L'Accademia custodisce infatti il gesso che ritrae Giulietta, ideata dallo scultore Nereo Costantini e portata a termine, dopo la morte di quest'ultimo, da un altro scultore scaligero ben noto alla città, Novello Finotti.
Conclude Casali: «Con i nuovi percorsi per promuovere la casa di Giulietta e il cortile, sarà più facile attivarsi per un'eventuale pretesa sui diritti di copyright».
Finora il Comune non ha incassato nemmeno un soldo per il diritto di riproduzione di cui beneficia da quasi trent'anni, e che potrebbe vantare su cartoline, statuette e souvenir di ogni genere oltre che, e in questo senso potrebbe essere contemplato nel biglietto di ingresso al cortile, per ciascuna foto scattata alla statua.
La notizia è emersa grazie a Giuseppe Franco Viviani dell'Accademia di Agricoltura, Scienze e Lettere di Verona.
Quest'ultimo, infatti, durante alcune ricerche si è ritrovato tra le mani un atto notarile del 13 marzo 1985 in cui il Lions Club Verona Host, che a quel tempo aveva i diritti sulla Giulietta, ereditati dalla stessa famiglia di Costantini, cedeva all'amministrazione comunale (oltre alla statua già regalata nel 1972) anche «i diritti di riproduzione dell'immagine e di ogni diritto relativo e conseguente». Una donazione che, è scritto nel rogito, «ha per oggetto non solo l'immagine in sé come simbolo e come opera, bensì anche ogni diritto, azione e ragioni conseguenti».

Chiara Bazzanella

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