<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
il centrocampista della virtus verona

Antonio Metlika: «Virtus è casa, Gigi unico. Pirlo e Jorginho i modelli. Noi viaggiamo leggeri»

Verso la sfida con l'Albinoleffe

Gigi Fresco spiega Antonio Metlika: «Troppo severo con se stesso. Pensa di essere un giocatore di quantità, invece, mette grande qualità in quello che fa. E a volte non si perdona mezzo errore». Sorrisi e abbracci, poi parla Antonio, perché questa è la sua giornata. Con vista sull’Albinoleffe.

Metlika, che stagione è quella della Virtus?
Di sorprese. Qui c’ero già stato, e all’inizio avevamo sofferto. Ma stavolta è diverso. Siamo partiti molto bene.

Forse perché non avete l’obbligo di dimostrare niente a nessuno?
Può essere. Le candidate a vincere il campionato sono altre.

Padova, Vicenza e Mantova sono costrette a vivere solo di realtà. E di fatti
Noi viaggiamo leggeri. Consapevoli di quello che siamo, ma leggeri. Il campo ci racconta cosa belle.

Pensa di poter sbilanciarsi per il futuro?
Siamo una squadra da play off. Sarebbe bello arrivarci senza troppa sofferenza. E poi inizieremo a raccontarci un’altra storia

Fresco chi è?
Gigi è unico. Basta questo per descriverlo. Non ci fa mancare nulla, ci fa sentire importanti e ha sempre una parola per tutti.

La Virtus?
Una famiglia. Lo era ieri, lo è da sempre. Per me lo è ancora di più oggi. Credo che i risultati si costruiscano molto anche fuori dal campo

I suoi modelli?
Pirlo e Jorginho. La mente che governa il fisico. Mi rivedo in loro perchè sento di dover essere sempre in controllo di quello che faccio

Da piccolo amava veder giocare...
Luka Modric. Giocatore di classe e temperamento

Tifoso di?
Della Juventus

Lo sportivo che rappresenta un esempio da seguire?
Novak Djokovic. Non c’è solo infinito talento. Ma grande temperamento, grande mentalità. Lui ha saputo costruire i suoi successi nel tempo.

Chi ammira, extra calcio?
Non proprio extra calcio: l’Avvocato Agnelli. Signorile, acuto e pungente.

Lei di che “musica si ciba“
Soprattutto reggaeton, l’artista preferito è J Balvin

Prima della Virtus è passato da Ambrosiana e giovanili del Chievo. Chi lasciato una traccia nella sua storia?
Marco Fioretto al Chievo. Un allenatore ma anche un maestro. I ragazzi hanno sempre bisogno di trovare le persone giuste che usano le parole giuste. E lui era perfetto. Poi penso a Tommaso Chiecchi che ho ritrovato alla Virtus dopo l’esperienza all’Ambrosiana. E non voglio dimenticare Alessandro Gamberini che mi ha lasciato tanto in poco tempo. Una persona splendida. Spero un giorno di poter essere allenato da lui.

Nella Virtus che stupisce chi l’ha stupita di più fino adesso?
Casarotto ha una incredibile forza esplosiva, nel breve è incredibile. Credo possa fare grandi cose. Poi c’è Juanito. Una splendida conferma, un campione con il quale confrontarsi tutti i giorni. Ora, però, la testa va alla partita di venerdì. Gara complicata, avversario che merita il nostro rispetto. 

Simone Antolini

Suggerimenti