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Volley

Rebus Zingel: per la Superlega ha già la nazionalità sportiva italiana

Il centrale australiano di Rana Verona vive in Italia da 13 anni. Ma c'è davvero il via libera della Federazione?
Aidan Zingel, centrale di Rana Verona
Aidan Zingel, centrale di Rana Verona
Aidan Zingel, centrale di Rana Verona
Aidan Zingel, centrale di Rana Verona

 Aidan Zingel, il centrale australiano di Rana Verona, potrà giocare da italiano? Questo è quello che si evince guardando la scheda della squadra sul sito della Superlega: a fianco al nome, dopo le voci: ruolo, altezza, nascita, luogo, c’è quella che riguarda la “nazionalità sportiva“. Fino a poco tempo era “australiana“. Adesso invece è stata cambiata in “italiana“. Con una data: dal 28/9/2023. Cosa significa?

Dalla società non commentano, ma tutto fa pensare che l’iter di cittadinanza per il centrale “aussie“, che da 13 anni vive nel nostro Paese, la maggior parte dei quali passati a Verona, sia andato a buon fine. Anche se, secondo il regolamento Fivb, non sembrerebbe così scontato. Recentemente, infatti, è stata introdotta una condizione in base alla quale «i giocatori che intendono cambiare non devono aver rappresentato la nazionale maggiore della propria federazione di appartenenza». Aidan, invece, come è noto, l’ha rappresentata eccome e ha giocato pure alle Olimpiadi. Questo, sembrerebbe uno scoglio insormontabile. È stato superato?

Il fatto è che Zingel, come detto, vive in Italia stabilmente da 13 anni. Ha passato nove stagioni in gialloblù: tre con la maglia della Marmi Lanza, quattro con quella di Calzedonia, una con la divisa di Nbv e ora, con Rana Verona. In mezzo ha giocato una stagione a Trento, una a Castellana Grotte e una in A2 a Reggio Emilia. E, prima di tornare a Verona, anche due campionati con la maglia di Cisterna. Ha passato quasi metà della sua vita nel nostro Paese. Giocare da italiano per lui sarebbe un sogno. E per Rana Verona una scommessa vinta.

Dopo Francesco Sani, statunitense di origini italiane, la cittadinanza per il centrale sarebbe una vera svolta per Rana Verona e porterebbe enormi vantaggi all’allenatore Rado Stoytchev, che non dovrebbe più fare acrobazie per rispettare la regola dei tre italiani in campo. E aumenterebbero notevolmente le variabili di gioco in regia, al centro e anche in banda.

Stoytchev, che parlando di Zingel alla presentazione al Teatro Ristori (su Youtube, “Noi Verona - non solo una squadra, una città“ al minuto 34) ha detto scherzando: «Lui con la nazionale ha smesso da tempo ma da adesso, quest’anno può giocare con la nazionale italiana», avvalorerebbe l’ipotesi che l’australiano abbia ottenuto la cittadinanza. Se fosse così, l’allenatore potrebbe davvero modellare la squadra a seconda dell’avversario e delle esigenze tecniche. Questo, però, a partire dalla quarta giornata del girone di andata essendo i due atleti (Sani e Zingel) stati tesserati a mercato chiuso. Quindi contro Monza (da calendario sarebbe la quinta giornata, ma è stata anticipata all’8 novembre, prima del 12, quando è in programmala sfida con i siciliani).

Aspettando di saperne di più, Stoytchev, deve fare però i conti con una squadra a ranghi ridotti: contro Modena non potrà schierare, oltre a Zingel e Sani, nemmeno Keita, che sta recuperando dall’operazione alla spalla. Lo schiacciatore del Mali, protagonista della scorsa stagione e tra i giocatori più attesi dai tifosi, ha ripreso ad allenarsi con la palla e il suo rientro non dovrebbe essere lontano. Tuttavia, lo staff non vuole anticipare i tempi per non rischiare di compromettere la riabilitazione.

Marzio Perbellini

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