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Volley, quinta giornata

Verona pasticcia, Modena non perdona

Luca Spirito e Aidan Zingel a muro contro l’attacco di  Tommaso Rinaldi
Luca Spirito e Aidan Zingel a muro contro l’attacco di Tommaso Rinaldi
Luca Spirito e Aidan Zingel a muro contro l’attacco di  Tommaso Rinaldi
Luca Spirito e Aidan Zingel a muro contro l’attacco di Tommaso Rinaldi

Verona parte bene e poi si accartoccia. Perde 3-1 a Modena dove dopo aver vinto il primo set e così sprofonda in classifica. L’Nbv, che sembrava in grado di regalarsi una grande serata al PalaPanini, resta con l’amaro in bocca. Ma deve fare mea culpa: perché si inceppa. Recupera nel primo set lo svantaggio iniziale con grande autorità e, conquistata la frazione, sembra destinata a chiudere pure la seconda quando si ritrova avanti 20-16.

 

Ma qualcosa si incrina, la squadra si offusca, cala in battuta, e Modena si rianima. E quando i giocatori gialloblù guardano cadere a terra una palla innocua senza intervenire, Giani capisce che può vincere. E non ci pensa due volte: tira fuori il giovane Porro - che aveva lanciato nello starting six - e schiera Christenson. Da lì in poi cambia tutto: certo, le squadre si affrontano a lungo punto a punto regalando anche spettacolo, ma quando è ora di chiudere i conti, quando è ora di mettere il sigillo sui set, Verona sbaglia e Modena no. L’Nbv pasticcia e perde lucidità, la Leo Shoes, invece, che ha in Buchegger (Mvp) un bombardiere implacabile (26 punti, 60% in attacco), affonda sempre il colpo.

 

LA PARTITA. Avvio in salita. Con Rinaldi al servizio, Modena va subito sul 6-1. Ma Verona, con Spirito dai nove metri, si rimette in moto e grazie a Kaziyski (8 punti), che firma pure due ace di fila, supera 7-8. E non alza più il piede dall’acceleratore. Difende e contrattacca con grande continuità e quando va in battuta Jensen, l’Nbv allunga in modo definitivo fino al 19-25 con ace finale di Zingel. Verona è smagliante e si impone in tutti i fondamentali. L’Nbv parte a bomba pure nel secondo. Ma deve solo mangiarsi le mani.

 

Sul 16-20, con Spirito in grande spolvero sia al servizio che in regia dove distribuisce molte pipe, Verona s’incarta. Inizia facendo cadere a terra una palla innocua in un contrattacco che doveva solo essere rigiocato. Poi Jensen e Magalini sparano fuori in attacco. E sul 20-20, Giani rimette in campo Christenson. Che, nel finale infuocato, fa la differenza con due belle difese e mantenendo il sangue freddo quando libera Mazzone che firma il 25-23. Verona paga soprattutto il calo in attacco di Jensen e Magalini oltre che di Kaziyski al servizio.

 

Nel terzo set succede di nuovo. Sul 13-16, Verona rallenta e Modena aggancia sul 17-17. E qui poco male. Ma avanti 19-20, la squadra di Stoytchev inizia davvero a zoppicare: Jensen spara fuori un attacco facile e poi un’incredibile incomprensione tra Spirito e Asparuhov regala ai padroni di casa il 21-21. I gialloblù, di nuovo, perdono lucidità e Modena, con un piccolo brivido nel finale, chiude 25-23 e passa a condurre 2-1. Per Verona si mette male. Il quarto set finisce con tre errori di fila di Verona: Magalini e Zanotti al servizio e Jensen in attacco. Modena vince 25-21 e si impone 3-1. Nell’ultima frazione, con Kaziyski, esausto, finito in panchina, il copione si ripete: l’Nbv perde aderenza nel momento clou con qualche errore di troppo, come la palla bassa di Spirito a Jensen sul 20-18. •

Marzio Perbellini

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