C’è una montagna da scalare. La Nbv Verona sta per infilare l’imbrago: da qui a Natale dovrà aggredire una parete micidiale, non solo affronterà le big del campionato ma dovrà pure recuperare il trittico dell’Emilia Romagna, vale a dire le gare contro Ravenna, Piacenza e Modena (sono uscite le date dei recuperi per le prime due, con Modena si ipotizza il 23 dicembre). Otto partite in un mese, sette in soli 22 giorni, una ogni tre, sfidando niente meno, tra le corazzate, Lube, Trento, Perugia, Modena e, aggiungiamoci, pure Piacenza. A queste si aggiungono Ravenna, Monza e Vibo. E, se arriviamo fino al 3 gennaio, mettiamoci anche Milano. In palio ci sono 24 punti (o 27 se si considera anche l’Allianz) ed è pacifico che in questo mese la squadra di Stoytchev si giocherà una enorme fetta della stagione. La prima rampa verticale di questa scalata si chiama Lube. La Nbv la troverà nell’anticipo di sabato a Civitanova. Capolista che nell’ultimo turno, giocato il 15 novembre contro Vibo, ha rimediato un sonoro 3-1 e avrà la bava alla bocca per rimettersi subito in sella. Dopodiché per Verona ci sarà un’altra settimana intera di allenamento, ma è l’ultima, prima di ospitare Trento, che non vede l’ora di vendicare la batosta rimediata all’andata. Quindi, tre passaggi fondamentali per la stagione, tre scontri diretti di fila, uno più insidioso dell’altro: a Ravenna, a Monza (che domenica ha strapazzato Perugia) e, soprattutto, in casa con Piacenza. Dopodiché la trasferta impossibile al PalaBarton di Perugia, giusto in tempo per giocare con una squadra che per allora si sarà di sicuro ripresa completamente dai postumi del Covid. Quindi, tre giorni dopo, un’altra trasferta tostissima, stavolta al Palapanini, per sfidare Modena dell’ex Andrea Giani. E dunque, il 27, la sorpresa del campionato Vibo Valentia al Forum. Seguita, giusto per aggiungere un altro impegno bello complicato, sempre in casa, Milano il 3 gennaio. Insomma, per Verona sarà davvero durissima. L’obiettivo è arrivare alla fine di questo ciclo terribile limitando il più possibile i danni, evitare ogni inutile passaggio a vuoto e migliorare strada facendo quei fondamentali dove ci sono ancora troppi black out. La Nbv deve soprattutto crescere al servizio. Kaziyski da solo non può sempre fare la differenza. Serve il contributo di tutti, soprattutto di Jaeschke che in battuta ora dovrà spingere di più. •