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Volley

Champions, non riesce il bis alle italiane. Festa Conegliano, amarezza Trento

Volley (Perbellini)

Gioia e delusione, festa e amarezza. Sono i due volti delle squadre italiane di pallavolo dopo le finali di Champions. Conegliano, trascinata da un’implacabile Paola Egonu (40 punti) ha vinto la sua prima Champions battendo in rimonta in una gara tiratissima e incertissima fino agli ulti scambi le campionesse turche del VakifBank, piegate al tie break in un quinto set al cardiopalma con brivido finale.

 

 

Agli antipodi lo stato d’animo dell’altra squadra italiana, l’Itas Trentino, che nella finale maschile ha ceduto per 3-1 allo Zaksa di Nikola Grbic, ex allenatore della Calzedonia Verona. Che nel “suo” vecchio palazzetto ha alzato la prima Champions da allenatore riportando una squadra polacca sul tetto d’Europa dopo 43 anni.

 

Intervista grbic (Perbellini)

 

Tanta la delusione per Trento, mai veramente in partita e al di sotto delle sue potenzialità soprattutto al servizio: nel quarto set è andata vicinissima a riaprire l’incontro, ma lo Zaksa, molto più concreto e cinico, le ha sbarrato la porta in faccia. Cala così il sipario su un evento che per una notte ha messo Verona al centro del mondo: 72 le reti televisive che hanno acquistato i diritti tv per trasmettere le finali di Champions. L’unico rammarico che non ci fosse il pubblico. Assenza in parte mitigata da una imponente scenografia sulle tribune.

 

 

 

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Marzio Perbellini

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