La brutta notizia l'ha data il tampone di lunedì. Federica Pellegrini è ancora positiva. Seppur debolmente. Ha però tanta rabbia in corpo che se il prossimo di giovedì sarà finalmente negativo, dopo le visite mediche agonistiche necessarie per riprendere ad allenarsi, cercherà subito di rimettersi in forma per le gare dell'International Swimming League di Budapest (11 e 12 novembre), nuotando anche la domenica.
Capitana dell'Aqua Centurions, via Instagram ha risposto alle domande del tecnico Matteo Giunta che dalla capitale ungherese si è prestato da intervistatore per i tanti tifosi della Divina e per l'Isl.
Il decreto che ha chiuso le piscine - «Ci sono rimasta male. Ci sono tante categorie in sofferenza, ne so del comparto della ristorazione per quello che mi racconta mio fratello. Da sportiva sono preoccupata per le piscine, non girano tanti soldi come in altri sport professionistici. È un momento difficile per i gestori degli impianti. Noi che nuotiamo al centro federale abbiamo almeno la possibilità di non fermarci».
Ritrovare la forma – Per la campionessa olimpica non sarà facile ritrovare presto il ritmo delle bracciate. Intanto dovrà attendere l'esito del tampone di giovedì, poi dell'esame medico-agonistico e cardiaco. «Ci sono ricerche sempre più dettagliate che attestano come il virus crei dei problemi a lungo termine, quindi la valutazione medica deve essere approfondita», sottolinea il tecnico Giunta. La Pellegrini è decisa ad «uscire dal tunnel, mi trattengo dal dire tante parolacce. Sicuramente non piangerò più su Instagram, è stato uno sfogo emotivo, bastava già tutto quello che già avevamo passato. Se ci saranno lacrime, saranno di gioia!.
Sarà ancora vincente dopo la quarantena? - Lo diranno forse i risultati dell'Isl di Budapest, il condizionale è d'obbligo in attesa del prossimo tampone. All'Isl oltre ai compagni di Aqua Centurions che l'attendono, ci sono fior di atlete di fama mondiale da affrontare. «Spero che il tampone risulti negativo, poi cercherò di capire come reagisce il mio corpo in acqua. Mi butterei in vasca anche a secco se potessi. Avrò una decina di giorni di allenamento per recuperare il tempo perduto. Ci stavamo allenando bene, avevamo iniziato prima del solito, ma ho bisogno di gareggiare il più possibile perché ai Giochi di Tokyo io voglio esserci».