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L'indagine

Suarez, esame
di italiano truffa
per cittadinanza

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L'attaccante del Barcellona, Luis Suarez
L'attaccante del Barcellona, Luis Suarez
L'attaccante del Barcellona, Luis Suarez
L'attaccante del Barcellona, Luis Suarez

La cittadinanza italiana di Luis Suarez è stata ottenuta con una truffa. È quanto ha accertato un’inchiesta della Gdf e della Procura di  Perugia, con i militari delle Fiamme Gialle che stanno acquisendo documentazione nell’università del capoluogo umbro e notificando una serie di avvisi di garanzia. Dalle indagini è emerso che gli argomenti della prova d’italiano sostenuta dall’attaccante del Barcellona e dalla nazionale uruguaiana il 17 settembre scorso erano stati concordati prima e i punteggi assegnati prima ancora della svolgimento della prova. 

 

Le presunte irregolarità nell’esame di Suarez sono emerse durante indagini delegate fin dal febbraio scorso al nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza di Perugia. Accertamenti - riferiscono gli investigatori - «per fatti diversi e maturati nel contesto dell’Università per Stranieri». La prova di certificazione della lingua italia era necessaria per Suarez per ottenere la cittadinanza italiana. 

Suarez, che ha chiuso l'ultima stagione con il Barcellona, pare destinato a lasciare il club catalano. Per settimane l'attaccante è stato accostato alla Juventus e nelle ultime ore, secondo radiomercato, sarebbe vicino all'Atletico Madrid. La moglie di Suarez ha origini italiane e il calciatore, con il passaporto italiano, si assicurerebbe lo status di comunitario anche in leghe diverse da quella spagnola.

 

GLI INDAGATI. Ci sono la rettrice dell’Università per Stranieri di Perugia Giuliana Grego Bolli e il direttore generale Simone Olivieri tra gli indagati per l’esame di Suarez a Perugia che comunque non risulta coinvolto nell’inchiesta. Con loro anche la direttrice del Centro per la valutazione e certificazione linguistica dell’ateneo Stefania Spina.

 

LE INTERCETTAZIONI. La procura di Perugia nel decreto di perquisizione eseguito stamani sostiene che è stato un «esame  farsa» quello per la certificazione della conoscenza della lingua italiana sostenuto all'Università per Stranieri di Perugia dall'attaccante del Barcellona Luis Suarez. Superato in una «seduta di esame ad hoc». Negli atti si parla di «previa consegna» al calciatore dei contenuti della prova «in modo da blindare l'esito favorevole».

Suarez «non spiccica na parola», ma anche «non coniuga i verbi» e «parla all'infinito»: a dirlo è Stefania Spina, incaricata della preparazione del calciatore in vista dell'esame a Perugia, intercettata dalla procura del capoluogo umbro. Il testo è riportato nel decreto di perquisizione eseguito stamani. «Ma te pare che lo bocciamo» aggiunge con un non meglio identificato interlocutore. «Non dovrebbe, deve, passerà, perché con dieci milioni a stagione di stipendio non glieli puoi far saltare perché non ha il B1 (il livello della certificazione, ndr)» dice ancora Spina. 

 

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